2015-05-27 07:52:00

Proteste in Burundi. Bujumbura: no a pressioni internazionali


Non cessano le manifestazioni di protesta in Burundi, contro la candidatura del controverso presidente uscente Pierre Nkurunziza, in cerca del terzo mandato consecutivo alle presidenziali del prossimo 26 giugno. Tensioni a Bujumbura ancora ieri sera. La crisi sarà affrontata in un vertice internazionale, domenica in Tanzania. Il servizio di Giada Aquilino:

Le autorità del Burundi rigettano ancora una volta le crescenti pressioni internazionali affinché Pierre Nkurunziza si faccia da parte o almeno si decida per un rinvio del voto. “Il governo non negozierà” ha fatto sapere Bujumbura: “su certe questioni che toccano la nostra sovranità, la nostra Costituzione e la supremazia delle nostre leggi non si può discutere”, ha avvertito il portavoce Philippe Nzobonariba. Intanto non diminuiscono le tensioni tra regime e opposizioni: nuove proteste nella capitale sono scoppiate ieri sera nel quartiere di Cibitoke; prima le manifestazioni avevano paralizzato il quartiere commerciale di Buyenzi, enclave musulmana nel cuore della città. Secondo testimoni oculari, alcuni poliziotti in assetto anti-sommossa avrebbero pesantemente aperto il fuoco sulla folla. Intanto un nuovo vertice straordinario dedicato alla crisi è stato annunciato dalla Comunità dell'Africa Orientale per domenica a Dar-es-Salaam, in Tanzania. Per le crescenti tensioni, infine, la Francia ha sospeso ogni collaborazione col Burundi nel campo della sicurezza, tanto militare quanto di polizia.








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