Due anziane donne del gruppo di più di 230 cristiani assiri presi in ostaggio a febbraio dai jihadisti del sedicente Stato Islamico nella regione siriana nord-occientale di Jazira, sono state liberate e si trovano ricoverate in un ospedale di Hassakè per essere curate d'urgenza dai problemi sanitari insorti mentre erano prigioniere. Si tratta dell'ottantenne Ramziyya Rehana, del villaggio di Tel Jazira, e della settantenne Yoniyya Kanun, del villaggio di Tel Shamiram. Secondo quanto riportato dall'agenzia assira Aina, la signora Rehana ha un femore rotto, mentre la signora Kanun ha problemi connessi alla sotto-alimentazione.
230 ostaggi cristiani sono ancora nelle mani dei jihadisti
Le due donne facevano parte del folto gruppo di più di 230 cristiani assiri presi
in ostaggio dai jihadisti lo scorso 23 febbraio, quando i miliziani dello Stato Islamico
hanno attaccato i villaggi a maggioranza assira disseminati lungo la valle del fiume
Khabur, costringendo la popolazione civile della zona alla fuga di massa. Negli ultimi
giorni, tutti i villaggi sul fiume Khabur sono stati liberati dalle milizie curde,
non senza il contributo convergente dell'esercito siriano e dei raid aerei compiuti
dalla coalizione militare a guida Usa contro le postazioni dell'Is. Parte della popolazione
locale ha iniziato a far ritorno ai propri villaggi di provenienza – a partire dal
villaggio di Tel Tamar - trovando le chiese devastate e le case saccheggiate, con
le croci divelte dai luoghi di culto cristiano e slogan anti-cristiani dipinti sui
muri.(G.V.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |