2015-05-28 11:38:00

Simposio Ginevra, Frattini: leader religiosi non predichino violenza


Il prossimo Vertice umanitario mondiale, voluto dallo stesso segretario generale Ban Ki-moon e in programma a Istanbul nel prossimo anno, ha motivato il Sovrano Ordine di Malta ad organizzare a Ginevra, presso la sede delle Nazioni Unite, il Simposio “Religioni insieme per l’azione umanitaria”. All’iniziativa hanno partecipato tra gli altri Franco Frattini, presidente della Società italiana per l'organizzazione internazionale (SIOI), Giampaolo Cantini, direttore generale per lo Sviluppo e la Cooperazione all’interno del Ministero degli Affari Esteri. Insieme agli altri ospiti intervenuti, hanno riflettuto su quale risposta comune dare contro la violenza dilagante, in favore della riconciliazione, e cosa fare per le tante persone che ne sono vittime. Gabriele Beltrami ha intervistato sia Frattini che Cantini:

D. – Presidente Frattini, in che modo le organizzazioni internazionali condividono l’azione umanitaria portata avanti da istituzioni a carattere confessionale?

R. – Non c’è contraddizione tra la collaborazione di una organizzazione umanitaria laica e una ispirata a motivi o a credo religioso. Entrambe possono e devono collaborare sulla base dei valori fondamentali della persona umana che deve essere al centro delle relazioni internazionali. Quindi, non contraddizione ma cooperazione.

D. – Quale strategia per affrontare gli estremismi religiosi che agiscono contro l’obiettivo comune della pacifica convivenza?

R. – La prima cosa che va detta è che quegli estremisti che commettono violenze o omicidi in nome della religione sono sacrileghi, stanno commettendo un atto blasfemo, offendono il nome di Dio, perché non ci sono religioni che incitano alla violenza. Come fare per comportarsi per prevenire? Più educazione, l’impegno nella scuola, dei bambini, dei giovani, che devono essere educati per prevenire la violenza. E poi il ruolo dei leader religiosi che devono parlare apertamente nelle loro prediche, nei loro sermoni, dicendo che nessuna religione può tollerare la violenza in nome di Dio.

D. - Giampaolo Cantini, come isolare gli estremisti?

R. – Un modo di isolare gli estremisti è sicuramente quello di creare una grande coalizione tra le organizzazioni che hanno uno sfondo religioso, l’organizzazione umanitaria a sfondo religioso. Le organizzazioni che veramente hanno un’ispirazione religiosa, che hanno motivazioni spirituali e valori religiosi alla loro base, devono aderire - la gran parte di loro già lo fa, ovviamente - ai principi di umanità, di neutralità, indipendenza e imparzialità dell’aiuto. Questo è il vero grande principio. Deve esserci una grande coalizione di organizzazioni internazionali, di Stati, di organizzazioni non governative, della società civile, a favore di questi principi.








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