2015-05-30 13:20:00

Morti 17 immigrati, ma salvati in oltre 4.000. Vegliò: quote non umane


“Il sistema delle quote per i migranti non è umano”. Così il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, boccia le recenti decisioni dell’Europea in materia di flussi. Intanto negli ultimi due giorni oltre 4.200 persone, provenienti dalla Libia, sono state salvate nel Mediterraneo: 17 purtroppo i morti. Massimiliano Menichetti:

Uomini, donne e bambini che rischiano la vita senza acqua né cibo, stipati su “carrette del mare” in cerca di una possibilità per vivere. E’ un dramma che non si ferma per la guerra in Siria, in Iraq, la destabilizzazione dell’area mediorientale ed in Africa. Ieri nel Mediterraneo sono stati salvati 4.243 migranti in 17 operazioni di soccorso che hanno impegnato le unità navali del dispositivo Triton, ma anche mercantili dirottati in direzione di gommoni e barconi in difficoltà. Oggi l'arrivo in Italia di circa duemila profughi. L'orrore ieri si è consumato davanti alle coste della Libia dove la nave Fenice, della Marina Militare italiana, ha trovato 17 cadaveri a bordo di un gommone sul quale viaggiavano in 234. Le vittime potrebbero essere morte di stenti o calpestate nel tentativo di conquistare un posto, ora si cercherà di ricostruire l'accaduto. In questo scenario mentre l’Europa ha varato il sistema delle "quote di accoglienza" e pensa a metodi per fermare i trafficanti, il premier italiano Renzi chiede più risorse. Al microfono di Benedetta Capelli, il cardinale Antonio Maria Vegliò, presidente del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, boccia "le quote" e ribadisce che serve un piano concreto e non misure emergenziali:

R. - Sono sempre del parere che l’Europa finora non abbia mai avuto un programma per le immigrazioni. E’ sempre stata lì a rattoppare le urgenze. Adesso hanno fatto le quote per i rifugiati ed io trovo questa decisione veramente poco umana e poco cristiana. L’immigrazione è un problema che bisogna affrontare non nell’emergenza: bisogna avere un programma. Questa, infatti, è una realtà che c’è e ci sarà sempre di più. Quali sono le cause delle immigrazioni e le cause dei rifugiati? Per le migrazioni, la povertà; per i rifugiati, le guerre. Finché ci saranno povertà e guerre nulla cambierà.








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