2015-06-03 07:39:00

Ue gela piano greco. Attesa per la proposta dei creditori


I creditori della Grecia dovrebbero presentare oggi la loro controproposta al piano Tsipras, giudicato insufficiente dall’Eurogruppo. Il rischio default incombe su Atene chiamata venerdì a rispettare la scadenza debito con il Fondo Monetario Internazionale. Intanto Francia e Germania lavorano ad una riforma dell’Eurozona. Paolo Ondarza:

“Un piano realistico” per uscire dalla crisi. Il premier greco Alexis Tsipras definisce così la proposta di Atene “la cui accettazione da parte dei creditori – spiega –segnerà la fine dello scenario  di divisione in Europa”. Oggi questi ultimi dovrebbero presentare la loro proposta alla Grecia, chiamata entro venerdì a restituire 300 milioni di euro al Fondo Monetario Internazionale. A gelare le attese su un possibile sblocco dello stallo ieri il presidente dell’Eurogruppo Dijsselbloem secondo il quale i progressi sono ancora “insufficienti”. Intanto la Bce ha innalzato di 500 milioni il tetto di liquidità di emergenza concessa alle banche elleniche. Molto ottimista sulla permanenza nell’euro si è detto ieri il presidente della Banca Centrale Greca Stournaras, forte di un sondaggio che fotografa l’80% della popolazione contrario al Grexit e il 65% disposto ad ulteriori sacrifici. L’incertezza pesa sui mercati che ieri hanno chiuso prevalentemente in negativo. Al microfono di Massimiliano Menichetti il commento di Luigi Paganetto, presidente della "Fondazione economia" dell'Università Tor vergata:

R. – Questo tira e molla non aiuta, perché i mercati finanziari ne risentono. Credo che ci sia l’esigenza forte di evitare che si discuta di Grexit, di uscita della Grecia, dall’Unione Europea: di questo ne sono tutti consapevoli. Credo che, alla fine, si troverà una soluzione che non potrà che essere una ristrutturazione del debito della Grecia, con una maggiore lungimiranza da parte di quelli che oggi sono intransigenti. Questo è l’unico modo per consentire all’esecutivo greco di non ripetere le formule che già hanno portato alla caduta dei precedenti governi, e – allo stesso tempo – di impegnarsi in scelte che sono necessarie, perché è anche vero che interventi sull’uso delle risorse – i cosiddetti risparmi – vanno fatti. Credo che alla fine una posizione di equilibrio si troverà, perché questo è interesse della Grecia ed è interesse di tutti.

 








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