2015-06-09 13:41:00

La Vaticana nel Seicento: una biblioteca di biblioteche


"Il Seicento è un anno importantissimo per la Vaticana perché è l'anno in cui si trasforma, definitivamente, in una 'Biblioteca di Biblioteche' e cioè in una collezione libraria che raccoglie interi depositi bibliotecari di varia provenienza, qui conservati gli uni accanto agli altri". Così, mons. Cesare Pasini, Prefetto della biblioteca del Papa, presenta il terzo volume della 'Storia della Biblioteca Apostolica Vaticana', curato da Claudia Montuschi e intitolato "La Vaticana nel Seicento (1590 - 1700): una biblioteca di biblioteche".

"Un lavoro imponente - secondo il Prefetto - che approfondisce in modo ulteriore alcuni filoni di ricerca già noti ma poco esplorati". Nel XVII secolo a Roma, e non solo a Roma, si sviluppa infatti l'attenzione per la raccolta dei volumi. "Come illustrato bene da questo lavoro - spiega Pasini - la Vaticana nel Seicento è nell'Urbe come al centro di una raggiera di altre raccolte di valore. E' l'epoca in cui crescono l'interesse e l'attenzione per il libro e quindi poi per la ricerca e lo scambio di informazioni". "Non a caso - sottolinea ancora il Prefetto - il Seicento è il secolo in cui la Vaticana acquisisce tre grandi bibloteche storiche: la Palatina di Heidelberg, l'Urbinate e la Reginense di Cristina di Svezia". "Ma è anche il periodo dell'ampliamento degli spazi, dell'incremento del personale e della nuova e definitiva organizzazione dei manoscritti e degli stampati". 








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