2015-06-15 18:52:00

Draghi: con Grexit entreremmo in un territorio sconosciuto


La situazione economica in Grecia è drammatica, ma non è responsabilità degli altri Paesi dell’Eurozona o delle istituzioni europee”. Lo ha detto il presidente della Bce Mario Draghi al parlamento europeo di Bruxelles, all’indomani del fallimento delle trattative sul debito di Atene. Il servizio di Michele Raviart:

“Per la Grecia serve un accordo forte che produca crescita,  socialmente equo e finanziariamente sostenibile”. Draghi fa il punto sulla crisi del debito greco e invita il governo di Atene ad agire in maniera più incisiva. “La Bce sta facendo tutto il possibile, ma la palla è nel campo della Grecia”, dice il numero uno di Francoforte, che ricorda anche le cifre stanziate finora per Atene:  233 miliardi di euro di prestiti dagli Stati, ai quali aggiungere il denaro proveniente dalla Bce e dal Fondo Monetario internazionale.

“Dalla Grecia sono state fornite informazioni fuorvianti”, ha affermato il portavoce della Commissione europea riferendosi alle stime del risparmio pubblico, mentre  il presidente Juncker si è detto deluso dal fallimento del negoziato. L’ultima spiaggia per scongiurare l’uscita della Grecia dall’Euro sembrerebbe l’Eurogruppo di giovedì prossimo. Per Draghi con il “Grexit” si entrerebbe in un territorio ignoto, perché non sarebbero prevedibili le conseguenze per l’Ue nel medio e lungo periodo. Per il ministro delle finanze greco Varoufakis è improbabile un’uscita della Grecia dall’eurozona “ma nessuno può escludere tutto”, ha detto al giornale tedesco Bild.


 








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