2015-06-18 17:19:00

Enciclica: ecologia integrale contro crisi socio-ambientale


"Ecologia, nel linguaggio comune, è associato a preoccupazioni ambientaliste per lo stato dei boschi o delle singole riserve naturali o degli animali in estinzione, certamente presenti nel testo. Ma Papa Francesco ci fa fare un passo in avanti. Per lui l’ecologia vuol dire considerare il mondo intero come un sistema e per capirlo non possiamo farlo a pezzi. Dobbiamo mettere in primo piano le relazioni della natura al suo interno e tra l’essere umano e la natura". Paolo Foglizzo, redattore di “Aggiornamenti Sociali”, esperto di temi legati all’Ecologia e alla Dottrina Sociale della Chiesa, commenta a caldo l'Enciclica Laudato si', sulla cura della casa comune.

"Abbiamo un’unica crisi socio-ambientale oggi", riprende Foglizzo. "E’ un approccio nuovo se si considera questa universalità (anche le numerose citazioni nel corpus di note lo rivela). Il Papa invita anche a far dialogare le discipline perché ci venga restituita la bellezza della realtà in tutte le sue sfaccettature". Tra gli assi tematici fondamentali c'è l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta: “Per molti decenni siamo stati abituati a vedere che la preoccupazione per i poveri - che sembrava richiedere un maggiore sviluppo economico nel senso della crescita - faceva un po’ a pugni con la tutela dell’ambiente. Invece il Papa riparte dal fatto che le vere vittime dei danni ambientali sono loro, proprio i poveri". 

Ma quale giudizio emerge sulla tecnologia e sulle forme di potere che ne derivano? Il fisico Luca Fiorani, ricercatore ENEA (Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico e sostenibile): "Quando si assolutizza la tecnologia essa diventa uno strumento di potere dispotico e questo non va bene. Accolgo con gioia questo messaggio del Papa. Si vede che è un testo per tutti e che il Papa è capace di ascoltare noi scienziati. Non dobbiamo esagerare con la tecnologia altrimenti si arriva a quella che giustamente viene definita tecnocrazia. Francesco dimostra che si può trovare una via di mezzo tra due estremi: quello che ci porta a distruggere tutto pur di incamerare denaro e l’altro per cui l’uomo è un disturbo alla natura, e se non ci fosse sarebbe pure meglio. Il Papa propone la via della comunione". 

"Quante volte in un programma di rinnovamento urbano, nel nuovo insediamento di uno stabilimento ci sono gli studi fattibilità ma non tutti gli abitanti sono intervistati, non c’è coinvolgimento dei cittadini, non tutti sono informati!". Anche a questo fa riferimento il testo così come alla corruzione, che è essa stessa un problema ecologico. "Laddove alcune istituzioni non funzionano bene - sottolinea Foglizzo - alcune delle relazioni sistemiche non sono presidiate e questo peggiora la vita"

Molti non vedono la relazione tra cambiamenti climatici e sfruttamento errato delle risorse del pianeta. In particolare, la ricezione in Usa – dove già si sono levate critiche sul fatto che il Papa non debba interferire né tanto meno dettare l’agenda politica degli Stati in questo ambito - quanto è preoccupante? "E' una situazione preoccupante - spiega Foglizzo - però dobbiamo dire con chiarezza, trasparenza e lealtà che queste posizioni non sono di molti, sono di alcuni molto ricchi che hanno nell’assetto dell’economia un interesse preciso e quindi si opporranno a qualunque cambiamento. E’ un 1%, sono lobbies molto potenti, ambienti che si faranno sentire. Nondimeno il clima di attesa attorno all’Enciclica ci rivela che le cose stanno cambiando. Peraltro l’ultimo G7 la settimana scorsa ha approvato un pacchetto clima piuttosto impegnativo e interessante ed evidentemente anche gli Usa in quel contesto non si sono opposti". 

Sul valore politico di questo documento, Foglizzo riprende una domanda centrale che pone il Papa ai politici: 'che cosa ve ne fate di un potere così grande che in futuro sarà ricordato per non aver agito quando ce n’era bisogno?'. "Non si può continuare con un piccolo contributo ecologico che ci mette a posto la coscienza ma che – considerata una visione integrale delle cose – non incide davvero". 

Leopoldo Sandonà, docente di Filosofia alla Facoltà Teologica del Triveneto, autore del libro di prossima uscita “Ecologia umana. Un percorso etico e teologico sui passi di Papa Francesco” (Ed. Messaggero Padova), sottolinea quanto il testo sia ricchissimo di domande, "quasi una unica grande domanda. E' un documento che va nella direzione di considerare un unico soggetto dell’etica. E il dialogo non va consideratoqui tanto come una strategia per risolvere qualche problema transitorio ma come modus operandi e vivendi stabile per intendere i saperi, la Chiesa stessa e anche le relazioni politiche. E quando parla di buone pratiche, il Papa ci invita non solo a un esercizio personale ma ad un esame di coscienza comunitario per la costruzione di un mondo che viva nella pace". 








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