2015-06-18 14:00:00

Nel mondo le guerre distruggono lo sviluppo


Nel 2014 le guerre sono costate l’equivalente di 14.300 miliardi di dollari, circa il 13% del Prodotto interno lordo globale, tutte risorse sottratte allo sviluppo economico e sociale: lo calcola l’Institute for Economic and Peace (Iep), un centro studi specializzato che ha sede in Australia. Secondo la ricerca, pubblicata ieri e ripresa dall'agenzia Misna, un decimo delle risorse assorbite dalle guerre vale tre volte più dei redditi cumulati del miliardo e cento milioni di persone che vivono in condizioni di povertà estrema, dieci volte l’ammontare complessivo degli aiuti allo sviluppo erogati dai governi e sei volte i prestiti garantiti alla Grecia in crisi economica.

La Siria il Paese più devastato dalla guerra; quello più pacifico l'Islanda
Nello studio si riferisce che il Paese dove la pace ha messo radici più stabili è l’Islanda, mentre quello più devastato dalla guerra è la Siria. Rispetto al 2013 il peggioramento nella classifica globale più significativo è stato quello della Libia. Tendenze negative sono state riscontrate anche in Iraq, Nigeria, Sud Sudan e Repubblica Centrafricana. I miglioramenti più marcati hanno invece interessato Guinea Bissau, Costa d’Avorio, Egitto e Benin. Nel complesso, però, il quadro è negativo: nel 2014 le guerre avrebbero causato la morte di 180.000 persone, a fronte delle “appena” 49.000 vittime del 2010. (V.G.)








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