2015-06-20 17:33:00

Laici e religioni difendono la famiglia naturale da ideologie gender


Genitori protagonisti dell'educazione dei figli

Rappresentanti della comunità africana, islamica e protestante e la lettura dei saluti inviati dal Rabbino Capo di Roma e dalla Comunità Ortodossa hanno aperto la manifestazione nazionale, in Piazza San Giovanni a Roma, a sostegno della famiglia naturale contro la teoria gender nella società promossa dal Comitato di laici "Difendiamo i nostri figli". Sono state le famiglie le protagoniste della giornata, genitori che hanno voluto far sentire la loro voce per non lasciarsi “scippare il diritto di educare i propri figli”. Si tratta di un’iniziativa nata dal basso per chiedere che si tuteli e si rispetti la famiglia fondata sul matrimonio e si ribadisca il ruolo centrale dei genitori. Respingendo con forza il tentativo di infiltrare nelle scuole progetti educativi che mirano alla destrutturazione dell’identità sessuale dei bambini. 

Con noi, Paolo Ondarza, giornalista Radio Vaticana, da Piazza San Giovanni, e tra gli altri, Francesco Belletti, Presidente del Forum delle Famiglie e Francesco Bonini, politologo, Rettore Università Lumsa di Roma 

Manifestazione popolare per la famiglia naturale

E’ Massimo Gandolfini, neuroscienziato e primario di neurochirurgia alla fondazione Poliambulanza di Brescia a spiegare il significato e le motivazioni di questo evento: “Si è trattato di una grande manifestazione popolare, apartitica e aconfessionale, per dare un segnale forte alla politica e trasformare la maggioranza silenziosa della gente in cittadinanza attiva”. 

La Costituzione tutela la famiglia tra uomo e donna 

Il Comitato organizzatore sottolinea come l’evento di oggi abbia rappresentato una novità per il laicato cattolico e non. "Non è stata una manifestazione contro qualcuno o contro gli omosessuali, ma un evento propositivo sulla bellezza della famiglia. La gente resta "raccapricciata" quando legge le linee guida Lgbt del Miur, "il tutto veicolato dalla lotta al bullismo e alla discriminazione, su cui siamo assolutamente d’accordo". "Ma è un pretesto per introdurre in maniera surrettizia l’ideologia del gender”.  "Potevamo scegliere altri luoghi di aggregazione presenti nella citta' di Roma - aggiunge Gandolfini del Comitato Organizzatore - ma la nostra sfida e' stata di riempire piazza San Giovanni con centinaia di migliaia di famiglie ( un milione secondo gli organizzatori, ndr) che sono giunte da ogni parte d'Italia, per proteggere l'innocenza dei bambini e il loro diritto ad avere un padre ed una madre e per ribadire la piu' netta contrarieta' ad ogni tentativo di cambiare la nostra bella Costituzione, equiparando le convivenze omosessuali al matrimonio". 








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