2015-06-23 13:00:00

Grecia. Nuova riunione Eurogruppo, Bce alza liquidità emergenza


Il vertice europeo sulla Grecia ha fatto progressi ieri a Bruxelles: si punta ad un'intesa in settimana. “Non abbiamo i tempi supplementari”, ha detto il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. Per domani alle 19.00 è stata convocata una nuova riunione dell’Eurogruppo straordinario che dovrà ascoltare il parere delle istituzioni sulle proposte greche, approvare la lista delle 'azioni prioritarie' che Atene si impegna ad approvare subito e poi decidere sul percorso per arrivare all'esborso dei 7,2 miliardi che restano dal programma. Il servizio di Fausta Speranza:

Domani sera di nuovo riunione dei capi di Stato e di governo della zona euro  e poi giovedì i leader di tutti e 28 i Paesi dovrebbero mettere il sigillo finale su questo accordo che solo per il fatto di essere annunciato ha fatto rialzare i mercati, a partire da Atene. E le banche greche ottengono una nuova iniezione di liquidità dalla Bce. Buona proposta, ma c’è da lavorarci è giudizio unanime. L’economista Paolo Guerrieri:

R. - Di nuovo ci sono dei numeri. Finora i greci non avevano messo sul tavolo  - sul piano delle misure che continuavano a promettere – quanto queste avrebbero consentito l’aumento delle entrate fiscali, la diminuzione della spesa pubblica. Oggi ci sono dei numeri, sono molto vicini come quantità a quella che era stata chiesta dall’Eurogruppo, quindi a questo punto è possibile che, data questa estrema vicinanza delle posizioni, si riesca ad arrivare alla stretta finale e alla firma di questo accordo.

D. - C’è da dire che al momento resta fuori un accordo sulla ristrutturazione del debito...

R. - In realtà resta fuori, ma farà parte degli impegni che l’Eurogruppo prenderà, condizionandolo naturalmente alla condotta, cioè verso il raggiungimento degli obiettivi che il governo greco in questo momento ha indicato. Quindi si parlerà non di taglio del debito, cioè di riduzione, ma di allungamento delle scadenze e di diminuzione dei tassi di interesse. Di fatto però è una forma di ristrutturazione blanda. Quello che c’è da dire, purtroppo, è che è un accordo che non risolverà i problemi dell’economia greca, quindi non risolverà anche il fatto che a breve dovremmo riprendere ad occuparci di cosa fare nei confronti della Grecia. A breve vuol dire tra qualche mese, perché le scadenze vere poi sono ancora da affrontare. Ci sarà bisogno di questo nuovo negoziato  per quanto riguarda la possibilità di immaginare un intervento su scala molto maggiore. Adesso però l’importante è che sia scongiurato un evento: il fallimento dell’accordo che sarebbe stato disastroso per la Grecia e per i greci ma anche per il futuro dell’unione monetaria e quindi dell’Euro. Quindi per ora è un fatto positivo e di appuntamenti importanti ne dovremmo vedere diversi e tra non molto.








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