2015-06-23 13:58:00

Vescovi Usa: la libertà di testimoniare la propria fede


Quella religiosa è la più importante libertà che hanno i cittadini americani, un dono di  Dio “iscritto nel cuore di ogni uomo, fondamentale per la dignità umana”. Lo ha ribadito mons. William Lori, presidente della Commissione per la libertà religiosa della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb), aprendo domenica a Baltimora la “Fortnight for Freedom”, l’annuale campagna per la libertà religiosa promossa dai vescovi.

Sempre più difficile per i cristiani testimoniare liberamente la propria fede
“Libertà di testimoniare” è il tema scelto per questa quarta edizione, per richiamare l’attenzione sul diritto dei cattolici americani di servire il bene comune secondo il proprio credo.  Un principio sempre più insidiato in questi anni da politiche che di fatto limitano il diritto sancito dal 1° emendamento della Costituzione di esprimere e praticare pubblicamente le proprie convinzioni etiche e religiose. E’ quanto sta accadendo, tra l’altro, con le disposizioni federali per l’attuazione della riforma sanitaria che impongono a tutti i datori di lavoro la copertura obbligatoria anche per servizi e la fornitura di farmaci incompatibili con agli insegnamenti della Chiesa cattolica.  Lo ha ricordato mons. Lori durante la Messa, alla quale hanno partecipato un migliaio di persone. “Le istituzioni religiose negli Stati Uniti rischiano oggi di perdere la libertà di svolgere la loro missione e di difendere la famiglia”, ha detto nell’omelia riportata dall’agenzia Cns. “Un conto è non essere d’accordo con tali insegnamenti e un conto è discriminare contro i diritti dei credenti di praticare la propria fede, non solo con le parole, ma anche nella vita quotidiana, nell’esercizio del loro ministero e delle loro attività”.

Dobbiamo risvegliare il Cristo che è in noi con una fede forte e attiva
In questo i cattolici americani e tutti i cristiani nel mondo sono oggi sulla stessa barca, quella barca degli Apostoli nel mare in tempesta descritta nel Vangelo di Marco: “Nei passeggeri di questo viaggio lungo 2000 anni – ha osservato - non vediamo forse i primi cristiani in balia dei venti impegnati a testimoniare coraggiosamente la loro fede nella persecuzione?”. Quindi l’esortazione ad affidarsi a Cristo come gli Apostoli nel Mare di Galilea: “Dobbiamo risvegliare il Cristo che è in noi con quella fede forte e attiva che ci lega a tutti quelli che l’hanno testimoniata liberamente fino al sacrificio della propria vita. Meglio ancora: lasciamo che Cristo risvegli la nostra fede e ci stimoli ad agire perché possiamo preservare, proteggere e difendere la libertà donataci da Dio di testimoniarla”, ha concluso mons. Lori.

Due settimane di mobilitazione della comunità cattolica
Lanciata per la prima volta nel 2012, la campagna inizia ogni anno il 21 giugno, festa di San Tommaso Moro, patrono dei politici e San John Fisher, e termina il 4 luglio, Festa dell’indipendenza. Nel programma di queste due settimane incontri di preghiera, riflessioni, catechesi e manifestazioni con l’aiuto di sussidi e materiale informativo messo in rete dalla Usccb per mobilitare la comunità cattolica e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica su questo importante tema. (A cura di Lisa Zengarini)








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