2015-06-25 19:19:00

Scuola, passa fiducia Senato


Con 159 sì e 112 no il governo ha ottenuto questa sera la fiducia al Senato al maxiemendamento sulla riforma della scuola. Il testo ora passa alla Camera per l’ultimo esame. Dura la protesta delle opposizioni in aula e dei sindacati fuori da Palazzo Madama. Nonostante le rassicurazioni del ministro Giannini preoccupa l’introduzione dell’ideologia gender nel provvedimento. Il servizio è di Paolo Ondarza:

Fischi e urla all’annuncio del presidente Grasso. “Hanno ucciso la scuola pubblica”, il commento di Beppe Grillo. La fiducia è stata una decisione inevitabile secondo il governo determinato ad approvare in tempi rapidi il maxiemendamento  che prevede  maggiori poteri ai presidi, 100mila nuove assunzioni, il concorsone per 60mila nuovi posti, la valutazione dei docenti e dirigenti e la controversa educazione di genere. In prima linea nelle proteste sindacati, docenti e studenti che per l’avvio del prossimo anno scolastico annunciano battaglia. A votare a favore  anche i senatori di Area Popolare, ovvero Udc Ncd, dopo che il ministro Giannini ha assicurato loro che non sarà introdotta l’ideologia gender nelle scuole ribadendo  il valore del principio del consenso informato da parte delle famiglie. Tuttavia non è stato modificato il riferimento all’art 5 della legge 119 del 2013: per questo motivo in molti lanciano l’allerta, primo tra tutti il  senatore Mauro, presidente dei Popolari per l’Itala secondo il quale la fiducia consentirà  di fatto l’introduzione dell’ideologia gender nelle scuole.








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