2015-06-30 07:46:00

Egitto: ucciso il procuratore generale Barakat


Non si ferma la scia del terrorismo islamico. Ieri un attentato in Egitto ha colpito il procuratore generale Barakat, al Cairo. L'attentato porta la firma di un gruppo estremista vicino alla Fratellanza musulmana. Il segretario generale dell’Onu Ban-ki Moon e la Casa Bianca condannano duramente il gesto criminale. Intanto in Tunisia si rafforzano le misure di sicurezza a tre giorni dalla strage di Sousse. Sette gli arresti. Paola Simonetti:

Una bomba piazzata sul tragitto di un convoglio istituzionale ha ucciso ieri in Egitto, al Cairo, Hisham Barakat procuratore generale locale. La rivendicazione dell’attacco non si è fatta attendere: la firma è della cellula terroristica al Moqawma al Shabia, considerata vicina alla Fratellanza musulmana. Un primo avvertimento di futuri attacchi a personaggi istituzionali c’era stato lo scorso maggio, quando l’organizzazione Stato del Sinai, gruppo affiliato all’Is, diffuse un video nel quale veniva mostrata l’uccisione di tre giudici della città di al Arish, nel Sinai del nord. A seguito dell’uccisione del procuratore, oggi annullate le celebrazioni del secondo anniversario della rivoluzione contro l'ex presidente islamico Morsi. In Tunisia, intanto, dopo la strage di Sousse, l’esecutivo rafforza i sistemi di sicurezza schierando agenti alle frontiere, su spiagge e in prossimità di hotel. Le indagini in corso rivelano che dietro l’attentato ci sarebbe una cellula del terrore; sette le persone arrestate legate al killer, che aveva lavorato come animatore nei resort della zona colpita e si era addestrato in Libia in uno dei campi del sedicente Stato Islamico.  








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