2015-07-04 08:30:00

Nigeria. In 48 ore 150 morti. Kaigama: serve aiuto internazionale


Non cessano le violenze in Nigeria sia nei confronti di cristiani sia di musulmani. In 48 ore una serie di attentati ha ucciso nello Stato del Borno 200 persone. La matrice quella degli estremisti islamici Boko Haram. Elvira Ragosta ha raggiunto telefonicamente mons. Ignatius Kaigama, vescovo di Jos:

R.  – Questa è la brutalità del gruppo, non sorprende che questo accada. Per loro quando uno non partecipa alla loro filosofia è nemico, bisogna ucciderlo. Per loro il rispetto per la vita, la sacralità della vita non esiste. E’ incredibile, ma è la realtà. Speriamo che con l’aiuto di Dio e con l’aiuto della comunità internazionale arriveremo a una soluzione.

D. – Quali sono i principali problemi nella zona di Maiduguri, che tipo di testimonianze ha ricevuto da questa zona?

R.  – Questa mattina è partito dalla mia casa il vescovo di Maiduguri e abbiamo parlato quasi tutta la notte dei problemi, dei rifugiati che stanno ritornando adesso ai loro villaggi. Ma il problema principale è che non hanno niente, non hanno una casa, non c’è da mangiare… Lui è preoccupato di queste persone che ritornano ma senza avere niente per ricominciare a vivere. Questo è un grande problema.

D. – Quest’ultima ondata di attentati ha provocato il numero di morti maggiore dall’insediamento del nuovo presidente. Secondo lei Boko Haram vuole continuare questa destabilizzazione di un Paese che vuole riprendere, che vuole cambiare rotta?

R. – Il nuovo governo, il presidente Buhari è pronto ad affrontare questa minaccia di Boko Haram. Però gli attacchi recentemente sono aumentati e lui sta facendo tutto il possibile per trovare la soluzione. Ma prima di riuscire ad avere successo sembra che purtroppo bisogna passare attraverso queste tragedie...








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