2015-07-04 14:00:00

Vescovi europei: migrante persona concreta con una sua dignità


"La pastorale della Chiesa nei confronti dei migranti è animata da alcuni principi chiaramente espressi nella dottrina sociale", fra cui: "il diritto della persona a emigrare, ovvero il diritto di ognuno di stabilirsi dove crede più opportuno per una migliore realizzazione delle sue capacità, aspirazioni e dei suoi progetti"; e "il diritto di ogni persona a non emigrate, a rimanere nella propria terra di origine (nessuno dovrebbe essere obbligato a dover lasciare il proprio Paese, i propri legami familiari, i propri affetti)". Questi principi "sono ispirati e sono fondati sul rispetto della dignità umana che rimane il cardine e il paradigma di qualsiasi attività pastorale della Chiesa". È la valutazione finale che il Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali d‘Europa) trae dall‘incontro denominato "Accoglienza migranti: la sfida educativa", che ha portato a Vilnius dal 30 giugno al 2 luglio i direttori nazionali della pastorale dei migranti delle Conferenze episcopali in Europa.

L‘accoglienza del migrante è un obbligo morale del cristiano
In una nota diffusa dalla sede di San Gallo in Svizzera, l‘organismo ecclesiale europeo afferma: "Di fronte alla globalizzazione del fenomeno migratorio occorre rispondere con la globalizzazione della solidarietà, con la fantasia della carità. I drammi che oggi accompagnano quanti desiderano raggiungere il continente europeo interpellano la coscienza dell‘umanità". Il migrante, afferma ancora il Ccee, "non è un problema da risolvere, il nemico da combattere, l‘invasore da cui proteggersi. Il migrante è innanzitutto una persona concreta con una sua dignità da rispettare e tutelare". Ancora: "Se l‘accoglienza del migrante è anzitutto un obbligo morale del cristiano, la vera sfida che la Chiesa in Europa deve affrontare è quella educativa". 

Tra i temi trattati la pastorale e l‘annuncio del Vangelo ai cinesi in Europa
Vari gli aspetti del fenomeno migratorio sviscerati nel seminario tenutosi nella capitale lituana: l‘emergenza dei rifugiati; la tratta degli esseri umani e le nuove forme di schiavitù; le comunità di migranti e la questione della celebrazione dei sacramenti; la pastorale e l‘annuncio del Vangelo ai cinesi in Europa. Erano fra l‘altro presenti ai lavori di Vilnius il card. Josip Bozanić, arcivescovo di Zagabria, mons. Gintaras Grusas, arcivescovo locale, il card. Audrys Juonas Bačkis, arcivescovo emerito di Vilnius, mons. Pedro López Quintana, nunzio apostolico nei Paesi baltici. 

Le sfide della Chiesa in una realtà sociale che esclude i migranti
"Dalle riflessioni e dalle discussioni presentate attorno ai vari volti del fenomeno migratorio, emerge - per il Ccee - un quadro molto variegato, un mosaico di esperienze e attività che, se da una parte mostrano bene la lunga e consolidata esperienza della Chiesa nella pastorale delle persone in mobilità, allo stesso tempo, dipingono una realtà sociale con tendenze alquanto preoccupanti e in continuo cambiamento obbligando ad una vigilanza permanente". (R.P.)








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