2015-07-07 16:46:00

Commissione Senato: il Ssn non può sopportare nuovi tagli


Nei prossimi anni il Servizio sanitario nazionale "non sarà in grado di sopportare ulteriori restrizioni finanziarie, pena un ulteriore peggioramento della
risposta ai bisogni di salute dei cittadini e un deterioramento delle condizioni di lavoro degli operatori". Lo scrive la Commissione Igiene e Sanità del Senato nella relazione: “Stato e salute prospettive del Ssn, nell'ottica della sostenibilità del sistema e della garanzia dei principi di universalità, solidarietà ed equità” presentata oggi a Palazzo Madama. Il Ssn sta vivendo un "lento logoramento" che non può continuare ad essere ignorato e sottovalutato, si legge nel documento frutto di numerosi incontri con il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin e con diversi rappresentanti di organismi sanitari. Soprattutto gli ultimi anni di continua rincorsa al rispetto dei vincoli di finanza pubblica e dei budget, si legge ancora nella relazione, hanno messo in crisi il sistema che è entrato in una fase di profonda sofferenza e di crisi strutturale". 

"Senza una ripresa delle politiche di sostegno e investimento sulla salute a livello nazionale - prosegue la relazione - l'impegno degli operatori si svilisce, la fiducia nel sistema si affievolisce e la tutela della salute si riduce". Ma, sottolinea ancora il documento, "più che di sostenibilità del servizio sanitario è necessario parlare di rilancio dei valori fondamentali alla base del nostro sistema di tutela della salute e di rinnovamento del Ssn per renderlo più adeguato ai bisogni di salute della popolazione, più accessibile a tutte le persone, a partire da quelle più fragili e più pesantemente colpite dalla lunga crisi economica".

Tra i suggerimenti avanzati dalla Commissione c’è un piano straordinario di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie volto a costruire un volano per l'occupazione e la crescita, oltre che per ammodernare il patrimonio del Sistema. Nella relazione si sottolinea inoltre che l'Italia "non ha ancora dedicato adeguata attenzione alla  corruzione nel settore della sanità e tra le aree  più a rischio indica la selezione del personale, la gestione degli accreditamenti, la fornitura di prestazioni e l'acquisto di beni", per limitare “le disuguaglianze nella tutela della salute fra regioni e all'interno di una stessa regione".

 


 








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