2015-07-07 14:38:00

Panama: plenaria dei vescovi su famiglia, creato e corruzione


A pochi giorni dalla chiusura dell’Assemblea plenaria dei vescovi di Panama, l’agenzia Fides ha diffuso oggi i punti fondamentali dei cinque giorni di incontro. Al centro del dibattito, il valore della famiglia, la riconciliazione nazionale, la corruzione e il cambiamento climatico richiamato nell’Enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco. Numerosi i richiami all’attualità sociale del Paese.

Verso l’Incontro mondiale delle famiglie
“La famiglia va difesa da tutti”, scrivono i vescovi panamensi, “da chi gestisce il potere pubblico come dalla società civile, dalla Chiesa cattolica e da tutte le confessioni”. L’orizzonte è quello dell’Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà il prossimo settembre negli Stati Uniti, e del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, in calendario a Roma nel mese di ottobre.

Corruzione e riconciliazione
I vescovi hanno anche voluto ricordare il difficile cammino di riconciliazione nazionale, avviato dal presidente Juan Carlos Varela lo scorso dicembre, a 25 anni di distanza dall’intervento Usa contro il dittatore Noriega. “Non possiamo costruire la pace senza verità e giustizia, non possiamo vivere nella falsità e nella menzogna”, hanno scritto. Un’esigenza più che mai attuale, visti i casi di corruzione emersi nell’ultimo anno, in cui parrebbero essere coinvolti diversi esponenti del governo dell’ex-presidente Ricardo Martinelli. Antidoto alla disonestà è, secondo i vescovi, la creazione di “una cultura dell’onestà e della trasparenza, che contribuisca al bene comune e denunci ogni forma di corruzione”.

“Proteggiamo la nostra casa comune”
Richiamandosi all’Enciclica di Papa Francesco, i vescovi hanno sottolineato come “nel territorio panamense stiamo già vivendo gli effetti del cambiamento climatico: una crisi ecologica dovuta alla devastazione delle foreste, all’uso di pesticidi nocivi nell’agricoltura e all’esaurimento delle fonti di acqua”. Nell’ultimo ventennio il Panama ha perso 540mila ettari di foreste a causa dell’urbanizzazione e dello sfruttamento agricolo intensivo, rendendo più vulnerabili le popolazioni rurali, la cui sopravvivenza è legata alla coltivazione su piccola scala. Citando le parole di Papa Francesco, i vescovi concludono che, anche a Panama, “la sfida più urgente è proteggere la nostra casa comune”. (G.Z.)








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