A pochi giorni dalla chiusura dell’Assemblea plenaria dei vescovi di Panama, l’agenzia Fides ha diffuso oggi i punti fondamentali dei cinque giorni di incontro. Al centro del dibattito, il valore della famiglia, la riconciliazione nazionale, la corruzione e il cambiamento climatico richiamato nell’Enciclica “Laudato sii” di Papa Francesco. Numerosi i richiami all’attualità sociale del Paese.
Verso l’Incontro mondiale delle famiglie
“La famiglia va difesa da tutti”, scrivono i vescovi panamensi, “da chi gestisce il
potere pubblico come dalla società civile, dalla Chiesa cattolica e da tutte le confessioni”.
L’orizzonte è quello dell’Incontro mondiale delle famiglie, che si terrà il prossimo
settembre negli Stati Uniti, e del Sinodo dei vescovi sulla famiglia, in calendario
a Roma nel mese di ottobre.
Corruzione e riconciliazione
I vescovi hanno anche voluto ricordare il difficile cammino di riconciliazione nazionale,
avviato dal presidente Juan Carlos Varela lo scorso dicembre, a 25 anni di distanza
dall’intervento Usa contro il dittatore Noriega. “Non possiamo costruire la pace senza
verità e giustizia, non possiamo vivere nella falsità e nella menzogna”, hanno scritto.
Un’esigenza più che mai attuale, visti i casi di corruzione emersi nell’ultimo anno,
in cui parrebbero essere coinvolti diversi esponenti del governo dell’ex-presidente
Ricardo Martinelli. Antidoto alla disonestà è, secondo i vescovi, la creazione di
“una cultura dell’onestà e della trasparenza, che contribuisca al bene comune e denunci
ogni forma di corruzione”.
“Proteggiamo la nostra casa comune”
Richiamandosi all’Enciclica di Papa Francesco, i vescovi hanno sottolineato come “nel
territorio panamense stiamo già vivendo gli effetti del cambiamento climatico: una
crisi ecologica dovuta alla devastazione delle foreste, all’uso di pesticidi nocivi
nell’agricoltura e all’esaurimento delle fonti di acqua”. Nell’ultimo ventennio il
Panama ha perso 540mila ettari di foreste a causa dell’urbanizzazione e dello sfruttamento
agricolo intensivo, rendendo più vulnerabili le popolazioni rurali, la cui sopravvivenza
è legata alla coltivazione su piccola scala. Citando le parole di Papa Francesco,
i vescovi concludono che, anche a Panama, “la sfida più urgente è proteggere la nostra
casa comune”. (G.Z.)
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