2015-07-07 14:36:00

Vescovi europei: la famiglia pro o contro le vocazioni?


“La famiglia, come chiesa domestica, è il luogo primo dove avviene la trasmissione della fede. E’ lì che spesso si scopre e si sviluppa la vocazione al sacerdozio e alla vita consacrata. Allo stesso tempo la famiglia può essere il luogo dove una nascente vocazione può essere soffocata, se non è adeguatamente accompagnata e sostenuta. Se si perde di vista l’idea che l’istituzione famigliare, è essenzialmente una comunità di fede per il benessere della coppia e dei loro figli, questo ha un effetto diretto sulla naturale armonia della vita familiare, e con essa sulla quantità e la qualità delle vocazioni”, ha affermato don Michel Remery, vice-segretario generale del Ccee, in apertura dei lavori ieri pomeriggio dell’Incontro Europeo Vocazioni in corso a Praga. 

Spesso la famiglia cristiana pone ostacoli ai giovani che sentono la vocazione
“Quando un giovane o una giovane esprime un desiderio crescente di seguire Cristo in modo radicale attraverso un cammino di discernimento al sacerdozio o alla vita consacrata, la famiglia può sentirsi inadeguata e sola nell’accompagnare le domande, i dubbi e le sfide connessi con una scelta di vita così radicale. Oggi giorno una tale scelta viene considerata come poco attrattiva e strana, tanto che spesso la stessa famiglia cristiana pone ostacoli e divieti ai giovani che considerano una tale vocazione". 

La comunità cristiana deve accompagnare le famiglie
"Chiaramente - prosegue mons. Remery -  il cammino verso la vocazione è un cammino personale di Dio con la persona chiamata, e la scelta è solo sua. Allo stesso tempo, come cristiani, non siamo soli, e abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri. E' necessario che l’intera comunità cristiana, la Chiesa, sappia accompagnare ed aiutare le famiglie a compiere insieme un cammino di discernimento e di maturazione di una eventuale vocazione alla vita consacrata o al sacerdozio”. 

Presenti a Praga delegati di 20 Paesi
​A confrontarsi sul tema "Come accompagnare i giovani al sacerdozio e alla vita consacrata nella famiglia oggi" sono giunti a Praga 72 partecipanti, di cui 9 vescovi, assieme ai responsabili per la pastorale vocazionale e ai delegati delle Conferenze episcopali in Europa e delle Congregazioni religiose, provenienti da 20 Paesi europei e dalla Commissione per la Vita consacrata degli Usa. I lavori, che si svolgono a porte chiuse, si concluderanno giovedì prossimo con l’approvazione di un comunicato finale che sarà proposto in italiano, inglese, francese e tedesco nella mattinata di venerdì 10 luglio. (I.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.