2015-07-08 20:46:00

Grecia: Tsipras promette riforme e il taglio delle baby pensioni


La Grecia ad un passo dall’uscita dall’Euro. Il premier Tsipras si prende l’impegno di portare proposte concrete entro due giorni, promette le riforme e il taglio delle baby pensioni, però attacca l’Europa colpevole, dice, di aver usato il Paese ellenico come cavia di un esperimento di austerità. La Federal Reserve esprime timori di contagio, mentre il Fondo monetario internazionale torna a ribadire: nessun favoritismo per Atene, dobbiamo far rispettare le regole. Cecilia Seppia 

 

Dopo il teso Eurosummit di ieri sera, ad Atene restano 4 giorni per correre ai ripari ed evitare la Grexit, che per la Germania, ma non solo, è quanto mai vicina. I governi europei paiono compatti anche nel non voler concedere il prestito ponte da 7 miliardi, invocato da Tsipras, con l’assicurazione del neo ministro delle finanze Euclid Tsakalotos di far riforme su pensioni e tasse già dalla settimana prossima. Una moderata fiducia sull’esito della trattativa è stata espressa dal commissario Ue agli Affari economici, Pierre Moscovici, che giudica un accordo con la Grecia “possibile” e “necessario”, ma solo in presenza di proposte credibili e scritte cosa che Tsipras ha promesso nel giro di due giorni. Meno aperto il presidente della Commissione Ue  Junker secondo cui l’accordo si poteva fare ed è stato un errore di Tsipras abbandonare il tavolo negoziale.

Oggi, intanto, è arrivata l’annunciata richiesta di un programma di sostegno dal governo greco al meccanismo europeo di stabilità (Esm): Atene chiede prestiti triennali, senza però precisare l'entità della somma e il presidente dell’Eurogruppo Dijssembloem ha avviato la prima fase per aprire la procedure di aiuti al Fondo Salva Stati. Di certo il clima resta teso e la liquidità di emergenza di 89 miliardi concessa dall’Eurotower basterà solo fino a lunedì quando le banche riapriranno. “La mia patria è stata trasformata in un laboratori di austerità” ha ammonito Tsipras assicurando di voler tener fede ai valori europei. “Non voglio uscire dall’Euro, voglio solo una riduzione del debito per restituire i prestiti e non essere sempre costretti a chiedere soldi”. 








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