2015-07-08 12:30:00

Card. Turkson: attesa in Bolivia per incontro Papa con movimenti popolari


“Il mondo ha bisogno di un processo di cambiamento”. E’ quanto affermato dal card. Peter Turkson, presidente del dicastero “Giustizia e Pace”, all’inaugurazione dell’Incontro mondiale dei Movimenti Popolari che si è aperto ieri a Santa Cruz, in Bolivia, e che vedrà domani l’attesa partecipazione di Papa Francesco. L’incontro, che riunisce delegati dei movimenti popolari di tutto il mondo, avviene dopo quello tenuto nell’ottobre 2014 in Vaticano per volere del Pontefice. Su questo importante avvenimento, il nostro inviato in Bolivia, Paolo Ondarza, ha intervistato il card. Peter Turkson:

R. - Il Santo Padre denuncia spesso l’economia che non  funziona bene, il sistema finanziario… La questione dell’esclusione ci invita a riconoscere il fatto che se si riuscisse ad “avere a bordo” tutti coloro che sono fuori, che sono esclusi, il mondo sarebbe migliore! Questo è il messaggio di questi incontri. Si dà ascolto a queste persone riconoscendole come protagoniste del loro futuro.

D. - La partecipazione del Papa, non vuol dire che questo è un evento di natura ecclesiale, ma che c’è un sostegno a quanto si sta facendo qui a Santa Cruz …

R. – Per esempio: prendiamo quanto dice il Santo Padre riguardo alla questione della migrazione. Il Papa afferma: “Io che sono pastore della Chiesa universale, come posso accettare il fatto che un settore di questa umanità non riesce a trovare casa?” Per queste persone è la stessa cosa: come è possibile accettare che una grande parte dell’umanità venga trascurata e lasciata fuori dai sistemi di governo? In questo modo non può andare! Quindi questo esclusivismo di cui parla il Papa – esclusivismo, periferie… -  è un invito a riconoscere che tutti noi possiamo contribuire al benessere dell’umanità.

D. - Come viene vissuto dai Movimenti Popolari presenti qui a Santa Cruz de la Sierra questo importante avvenimento, questo incontro con Papa Francesco?

R. - Il Presidente stesso (Evo Morales ndr) proviene da questa realtà; è un protagonista di questo movimento. Quindi qui ci troviamo a casa dei Movimenti Popolari con un Presidente che ne fa parte. Il messaggio di base è semplice: se viviamo in una società è perché accettiamo di coesistere. Questa partecipazione del Papa è un desiderio, un invito allora ai governi, ai capi, di riconoscere, di saper “portare a bordo” tutti questi settori per rendere queste persone protagoniste del loro sviluppo  e di quello dell’intera comunità.








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