2015-07-11 00:00:00

Il card. Ezzati: il Papa ha invitato Bolivia e Cile al dialogo


Segue il viaggio del Papa in America Latina anche il cardinale Ricardo Ezzati Andrello, arcivescovo di Santiago del Cile. Ai nostri microfoni, il porporato riflette in particolare sulla questione dello sbocco al mare che la Bolivia ha perso nel passato e che vede un contenzioso con il Cile. Il nostro inviato Paolo Ondarza gli ha chiesto innanzitutto un primo bilancio della visita in Ecuador e Bolivia:

R. – Il Papa ha avuto non solamente una calorosa accoglienza, ma anche un ascolto molto, molto attento da parte della gente. Il suo è sempre un messaggio di pace, di fraternità e quindi un discorso che entra nel cuore della gente. Credo che il Papa stia facendo veramente un gran bene all’America Latina e in modo particolare all’Ecuador, adesso alla Bolivia e speriamo che sia così anche in Paraguay.

D. – L’appello a costruire ponti, a non erigere muri, a dialogare tra Paesi vicini. E il Papa inevitabilmente ha citato la questione dello sbocco al mare …

R. – Certo! Il Papa è Pontefice, parte della sua missione è costruire ponti, è dire la verità anche sulla strada che bisogna percorrere: la strada che bisogna percorrere è la strada del dialogo. Noi ci capiamo e abbiamo fiducia nella misura in cui dialoghiamo; ci sediamo allo stesso tavolo e abbiamo la pazienza di portare avanti questo dialogo. Il richiamo del Papa penso che sia veramente molto, molto necessario per la Bolivia e anche per il Cile.

D. – Eminenza, quello del dialogo è una indicazione, è una meta che il Papa indica. Oggi tra Cile e Bolivia i rapporti come sono?

R. – Tra di noi sono buoni: c’è un punto che bisogna chiarire e si chiarisce, appunto, con il dialogo. Non c’è altra strada se non quella del dialogo per chiarire le situazioni. Il dialogo non è solamente una meta, ma è anche una metodologia.

D. – Crede che queste parole poteranno dei frutti?

R. – Io penso di sì! Penso che il primo frutto già lo ha portato.








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