2015-07-17 14:38:00

Eliporto del Papa a disposizione per emergenze del Bambin Gesù


Le eliambulanze o gli elicotteri che trasporteranno bambini in condizioni di salute critiche, diretti all’Ospedale Bambino Gesù, potranno atterrare d’ora in poi nell’eliporto vaticano per sveltire i ricoveri dei piccoli pazienti, con grande soddisfazione da parte di Papa Francesco.

La scelta di usare per scopi sanitari situato la struttura situata nei Giardini Vaticani è frutto di un accordo tra Governatorato dello Stato Vaticano e l’Ospedale pediatrico della Santa Sede, sottoscritta dal segretario generale del  Governatorato,  mons. Fernando Vérgez Alzaga,  e  dal  presidente  del Bambino Gesù, Mariella Enoc.

“Il Governatorato – si legge nel testo dell’accordo – concede al Bambino Gesù di Roma  l’autorizzazione all’atterraggio e al decollo, sia  diurno  che  notturno,  all'interno  dello  Stato  della  Città  del  Vaticano,  di  eliambulanze  ed elicotteri provenienti o diretti verso l'Ospedale, per gravi urgenze ed emergenze pediatriche o per casi  riguardanti espianti  e  impianti  di  organi. L'accordo  è  propedeutico  all'inserimento dell'eliporto del Vaticano all'interno della Rete regionale per la gestione delle emergenze. Informato  dell'iniziativa – si legge ancora –  Papa  Francesco  ha  manifestato  la  Sua  gioia  e  ha  espresso  la  Sua  benevolenza per l'accordo che sarà di grande aiuto ai bambini”.

“Siamo  grati” per  questa  opportunità, afferma la presidente  del  Bambino Gesù,  Mariella  Enoc, soprattutto  per “i  tanti  piccoli  pazienti  provenienti  da  tutta  Italia,  che  hanno purtroppo  urgenza  di  raggiungere  il  nostro  Ospedale.  E' un  gesto  importante  di  carità che risponde  ad  un  bisogno  di  salute  fondamentale:  la  vicinanza  fisica tra  lo  Stato  della  Città  del Vaticano e la nostra sede del Gianicolo, infatti, consentirà di accorciare in maniera significativa i tempi  di  trasporto, contribuendo  in  molti  casi  a  salvare  la  vita  dei  bambini”. Un grazie personale della Enoc viene rivolto al comandante Domenico Giani, capo della Gendarmeria Vaticana, “che molto si è adoperato con spirito di collaborazione – dice – per il raggiungimento di questo risultato”.








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