Via le tasse sulla prima casa dal 2016, è l’annuncio fatto dal presidente del
consiglio, Matteo Renzi, durante l'Assemblea del Partito democratico in corso a Expo.
L’intervento di Renzi ha toccato numerosi altri punti dell’agenda di governo, fra
cui le unioni civili, la lotta al terrorismo e immigrazione. Sentiamo il servio di
Marco Guerra:
Nel 2016 l’abolizione della tassa sulla prima casa. Nel 2017 giù Ires e Irap e nel
2018 taglio dell’Irpef. E’ quanto prevede il piano di riduzione della pressione fiscale
annunciato oggi dal premier Renzi, il quale ha parlato di un taglio delle tasse senza paragoni nella storia della repubblica. “Una rivoluzione copernicana
senza aumentare debito”, ha spiegato ancora il primo ministro rivolgendosi all’assemblea
dei democratici, ai quali ha garantito che il Pd non sarà più percepito come il partito
delle tasse. Renzi si è poi scagliato contro il disfattismo che oscura la ripresa
e ha affrontato il tema della riforme: quella costituzionale, che sarà portata a termine
entro settembre, e le unioni civili che saranno legge prima della fine dell’anno.
Nel discorso a tutto campo c’è spazio anche per l’emergenza immigrazione, riguardo
alla quale ha detto “non dobbiamo perdere l'umanità”, e per un appello agli altri
partiti per un tavolo comune contro il terrorismo internazionale. Molte le reazioni
politiche. Brunetta, Forza Italia, apre sulla sicurezza ma sostiene che sulle unioni
civili il governo non ha la maggioranza.
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