2015-07-21 19:13:00

Dalla vignetta sui profughi allo stop di Hebdo su Maometto


Con il vice direttore del Corriere della SeraVenanzio Postiglione, e Arianna Ciccone, co-fondatrice e direttrice dell'International Journalism Festival e fondatrice del blog collettivo Valigia Blu, torniamo sull'incidente della vignetta di Giannelli e sul ruolo della satira.

"In effetti a me non ha fatto ridere la vignetta, tuttavia alcune proteste sono state davvero eccessive. In ogni caso ha acceso un dibatitto, cosa che non è mai sbagliata", così Postiglione, vice direttore del Corriere, a pochi giorni dalla pubblicazione della vignetta sui profughi trovati in casa di una famiglia al rientro dalle vacanze. "Sono del parere che la satira non debba far sempre ridere ma segnalare qualcosa che ribolle nella società o nella pancia delle persone. Può aiutare a stemperare – era questo l’intento di Giannelli - mentre alle volte causa l’effetto opposto. Darci del fasciti e razzisti è pesante. Sono termini forti. Che sia stata provocatoria, forse eccessiva, magari per alcuni infelice, va bene, ma questi sono termini che alle volte si usano perché c’è un vuoto di confronto serio e sereno". 

D’accordo sull’attivazione del dibattito è Arianna Ciccone che lo ritiene un aspetto molto positivo, ma aggiunge: "La satira è un esercizio artistico di critica alla società e alla cultura con il fine di provocare la risata. In questo caso la risata non c'è stata e per di più non si è pensato al contesto di azioni violente, di scontro in cui è stata pubblicata. E comunque - ricorda - la satira non è mai immune dalla critica. E nemmeno i vignettisti di Charlie Hebdo hanno mai sperato in questo. Quel massacro è stato generato da un esercizio di libertà di espressione e la scelta di non pubblicare più vignette su Maometto e sull'islam si basa semplicemente sul condoglio troppo forte per quelle vittime". 

Su Hebdo dice la sua anche Postiglione: "In generale è giusto anche esasperare i toni, il che fa parte della vita di una democrazia matura e consapevole. Ma forse un pizzico di discussione e di cautela in più per non creare scompiglio l'avrei usato nel caso del giornale satirico. Credo che nostra categoria tutta debba essere capace di autoregolamentersi". 

Dopo questa vicenda Giannelli la gente avrà più paura del migrante? "Forse no - conclude Ciccone - ma di certo, per come i media stanno coprendo le notizie riguardanti i profughi, credo si stia creando un allarme, una tensione percepita la quale sarebbe più contenuta se non ci discostassimo troppo dai dati". 








All the contents on this site are copyrighted ©.