2015-07-21 16:39:00

Libia, Gentiloni: no interpretazioni su politica a rapimenti


Non è giunta ancora nessuna rivendicazione per il rapimento dei quattro italiani in Libia. “E’ prematuro e imprudente dare interpretazioni politiche” dice il Ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, che oggi ha ricevuto alla Farnesina il mediatore Onu per la Libia, Bernardino Leon. E sulla stabilizzazione politica del Paese africano, Leon parla di una missione che potrà coordinare e fornire addestramento alle forze libiche e che avrà anche una componente civile. Il servizio di Elvira Ragosta:

 

Liberare gli ostaggi italiani senza condizioni è la richiesta dell’Onu fatta oggi dall’inviato speciale in Libia Bernardino Leon. Le famiglie hanno scelto la strada del silenzio, ma cresce l’apprensione per le voci, contrastanti, diffuse sul sequestro. Il governo libico di Tobruk, l’unico riconosciuto a livello internazionale, assicura di aver avviato indagini sul rapimento; mentre l’altro governo, quello non riconosciuto di Tripoli, parla del coinvolgimento di una milizia tribale legata al Generale Haftar.

Il ministro Gentiloni frena su qualsiasi interpretazione politica del rapimento, e nell’incontro alla Farnesina con Bernardino Leon parla anche dello sforzo necessario alla stabilizzazione libica. “L’Italia darà un contributo importante- dice Gentiloni- ma questo non significa inviare migliaia di uomini” e poi esorta tutte le parti libiche a condividere l’accordo perchè- aggiunge- chi si sottrarrà, avrà l’isolamento della comunità internazionale. Intanto, in Tunisia, si sono registrate tensioni nella città di Ben Guerdane, dove il governo sarebbe intenzionato a costruire un muro di 220 kilometri per proteggere il confine con la Libia dalle infiltrazioni terroristiche.

 

 

 








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