2015-07-22 07:57:00

Presidenziali in Burundi: violenze, boicottaggio, affluenza bassa


Affluenza molto bassa ieri in Burundi per le presidenziali, con una percentuale di votanti addirittura inferiore alle legislative e municipali del 29 giugno scorso.  Intanto la tensione è alle stelle nel piccolo Paese incastonato nella Regione dei Grandi Laghi e aumentano le proteste per il terzo mandato di Pierre Nkurunziza. Sentiamo Giulio Albanese

Dopo polemiche a non finire, richiami dalle cancellerie di mezzo mondo e due rinvii, la consultazione di ieri non ha certamente corrisposto ai principi su cui si regge uno Stato di diritto. A sostenerlo, coraggiosamente – è il caso di dirlo - le forze di opposizione e le organizzazioni della società civile ostili al regime di Pierre Nkurunziza, presidente  uscente, che hanno lanciato un appello al boicottaggio. Il risultato, a detta degli osservatori, appare scontato. A vincere sarà l’uomo forte, Nkurunziza, che lo scorso aprile aveva annunciato di volersi ricandidare per un terzo mandato consecutivo, in flagrante violazione del dettato costituzionale, candidato del  Cndd-Fdd. Gli Stati Uniti anche ieri hanno espresso forti critiche al governo di Bujumbura sottolineando che il voto manca di credibilità.








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