2015-07-22 14:12:00

Vescovi Usa: 5 milioni di dollari per Europa centro-orientale


È pari a 5,2 milioni di dollari lo stanziamento approvato dai vescovi degli Stati Uniti per le Chiese cattoliche dell’Europa centrale ed orientale. Gli aiuti, stabiliti dall’apposito Sottocomitato della Conferenza episcopale statunitense, serviranno a finanziare 177 progetti di tipo pastorale, educativo e di ricostruzione.

Assistenza e formazione: parole d’ordine per l’aiuto in Europa dell’Est
Tali progetti saranno suddivisi in borse di studio, ricostruzione d’infrastrutture religiose e civili, programmi per i più giovani e aiuti ai bisognosi, nel raggio di 23 Stati. Una parte dei finanziamenti, inoltre, contribuirà a mantenere e migliorare progetti già esistenti, come ad esempio quello della Caritas georgiana che a Tbilisi, capitale della Georgia, ha istituito una mensa in cui viene offerto cibo a famiglie, bambini e persone affette da handicap. Un altro esempio riguarda la diocesi di Astana, in Kazakistan, dove le Suore Francescane dell’Immacolata, dal 2006, aiutano i bisognosi fornendo cibo, vestiti e medicine.

Istituite 68 borse di studio
Oltre a questi 177 progetti, il Sottocomitato episcopale ha deciso di istituire 68 borse di studio, del valore totale di 520mila dollari, per studenti provenienti dall’Europa centrale ed orientale. L’obiettivo è quello di garantire il completamento degli studi, prevalentemente a livello di dottorato, per religiosi e laici. Dopo il diploma, queste persone faranno ritorno nelle loro comunità di origine per aiutare le parrocchie locali dal punto di vista pastorale.

Mons. Cupich: “I cattolici dell’Est hanno bisogno di noi”
“Dopo il periodo sovietico, in Europa Centrale e Orientale è avvenuto un lento e faticoso processo di ricostruzione - ha detto mons. Blase Cupich, arcivescovo di Chicago e presidente del Sottocomitato - I cattolici in quest’area hanno molto bisogno del nostro aiuto. La chiesa sta facendo molto per sostenere non solo la ricostruzione di chiese e infrastrutture, ma anche per la vita di queste persone, dal punto di vista fisico e spirituale”.

Una situazione ancora non risolta
​La situazione della Chiesa Cattolica nei Paesi che erano ad est della così detta “Cortina di ferro” è stata, negli ultimi decenni, caratterizzato da un processo di ricostruzione non solo concreto (edifici, infrastrutture…), ma anche di recupero dell’identità delle comunità religiose, disintegrate sotto il comunismo. Proprio per coadiuvare  questo processo, la Conferenza episcopale statunitense ha istituito il Sottocomitato per l’aiuto della Chiesa dell’Europa Centrale e Orientale. (A.D.)








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