“Cosa possiamo fare per superare le sfide più pressanti del nostro tempo, come la violenza ed i conflitti, e costruire insieme società fondate sul rispetto e la cooperazione?”: sarà questa una delle domande a cui cercheranno di rispondere una trentina di giovani cristiani, musulmani ed ebrei, provenienti da tutto il mondo, che parteciperanno ad un seminario organizzato dall’Istituto ecumenico di Bossey, in Svizzera.
Promuovere lo scambio di punti di vista sulle Sacre Scritture
In programma dal 27 luglio al 14 agosto, l’incontro sarà destinato a ragazzi tra i
18 ed i 35 anni ed avrà come tema principale “Ricchezza e povertà nell’ebraismo, nel
cristianesimo e nell’Islam”. “Oltre alle conferenze ed alle lezioni tematiche – informa
una nota – i partecipanti vivranno esperienze spirituali e saranno esortati a scambiare
i propri punti di vista sulle Sacre Scritture”.
Obiettivo: formare leader maturi e responsabili nella Chiesa e nella società
Situato a circa 20 km da Ginevra, l’Istituto ecumenico di Bossey è un Centro internazionale
di incontro, dialogo e formazione che fa parte del Consiglio Ecumenico delle Chiese
(Wcc). Fondato nel 1946, l’Istituto mette insieme persone di diverse Chiese, culture
e formazione a favore dell’apprendimento ecumenico e degli studi accademici. Lo scopo
principale della formazione offerta a Bossey è quello di fornire agli studenti la
capacità di servire come leader maturi e amministratori responsabili nelle loro Chiese,
comunità e società.
Un approccio integrato alla vita
Un aspetto centrale di questa esperienza è il luogo accogliente in cui trovare un
approccio integrato alla vita, ovvero comprendente la comunità umana, lo studio, la
preghiera e la cura per l’ambiente. D’altronde, come si affermò sin dall’inaugurazione
dell’Istituto, tre sono gli argomenti principali di studio: “La Bibbia, il mondo e
la Chiesa universale”. Dal 2000, master e dottorati sono svolti in collaborazione
con l’Università di Ginevra. (I.P.)
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