2015-07-24 08:02:00

La Turchia colpisce postazioni dello Stato Islamico in Siria


Nelle prime ore di questa mattina caccia turchi hanno colpito  postazioni del sedicente Stato Islamico in Siria. I raid arrivano dopo gli scontri di ieri in una zona frontaliera tra miliziani jihadisti e soldati di Ankara. E sempre nelle ultime 24 ore, il governo turco ha concesso l’uso della base americana di Incirlik per azioni contro le roccaforti del califfato. Il servizio Marco Guerra:

La telefonata tra Obama e Erdogan, avvenuta nella serata di Mercoledì, per coordinare un’azione più efficace contro lo Stato islamico ha avuto subito i suoi effetti pratici. Oggi, alle prime ore dell’alba, quattro jet turchi hanno bombardato obiettivi Is nel villaggio siriano di Havar; mentre ieri Ankara ha autorizzato l’utilizzo della base aerea americana di Incirlik per effettuare raid contro postazioni del Califfato. Sempre ieri le forze armate turche hanno respinto un accatto dei miliziani jihadisti ad un posto di frontiera. Almeno due le vittime. E la reazione della Turchia è avvenuta  anche a Istanbul dove stamane circa 5.000 agenti di polizia, con elicotteri e forze speciali, hanno effettuato una serie di irruzioni in oltre 100 edifici sospettati di ospitare jihadisti dell’Is ma anche miliziani curdi del Pkk. Intanto gli Usa premono anche sul governo iracheno, il segretario della Difesa, Ashton Carter,  in visita a Baghdad ha detto che Washington è disposto a "fare di più" per aiutare l'Iraq militarmente nella sua lotta contro lo Stato islamico. Infine i cristiani di Kirkuk hanno  denunciato truffe ed espropri forzati ai danni delle loro proprietà. Parlamentari e associazioni cristiane hanno fatto un appello a fermare questi soprusi.

 








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