2015-07-25 14:21:00

Vescovi del Ghana: promuovere cultura vita, famiglia e democrazia


“Promuovere i valori della vita e della famiglia di fronte all’attuale cultura della morte”: si intitola così il convegno che la Conferenza episcopale del Ghana ha organizzato per i prossimi 7 ed 8 agosto nella Cattedrale del Santo Spirito di Accra. In particolare, l’iniziativa viene promossa dalla Commissione episcopale per la salute, guidata da mons. Josepph Afrifah-Agyekum, e si pone l’obiettivo – informa una nota dei vescovi - di “approfondire la riflessione sul Vangelo e sulla santità della vita, sulla purezza del matrimonio e sulla dignità della sessualità umana”.

Promuovere l’unità e l’indissolubilità del matrimonio
In quest’ottica, si auspica che il convegno possa contribuire a “rafforzare la testimonianza dei cattolici e dei cristiani nella promozione della dignità della vita dal concepimento e fino alla morte naturale; nella difesa dei valori della famiglia, quali l’unità, l’indissolubilità del matrimonio e l’apertura alla vita; nella collaborazione tra governo, responsabili e popolazione per costruire un’autentica cultura della vita in Ghana”.

Rispetto del diritto alla vita, pilastro della società civile
“Noi vescovi – prosegue la nota – riconosciamo il nostro importante compito di ribadire la dottrina della Chiesa e la bellezza dei suoi insegnamenti sulla santità della vita e la bellezza dell’amore”. Di qui, il richiamo alla necessità del “rispetto incondizionato del diritto alla vita di ogni persona”, in quanto esso è “uno dei pilastri sui cui si basa ogni società civile”. Ed è per questo che “lo Stato ha il dovere primario di difendere la vita”.

Non c’è democrazia senza dignità, non c’è pace senza difesa della vita
“Essere a favore della vita – aggiunge mons. Afrifah-Agyekum – significa contribuire a rinnovare la società attraverso la promozione dei valori della famiglia e del bene comune”, poiché “non può esserci democrazia senza il riconoscimento della dignità di ogni persona e non può esserci vera pace senza la difesa e la promozione della vita”. Quindi, il presule lamenta la diffusione di una “cultura della morte” in Africa, a causa del propagarsi di metodi artificiali destinati al controllo delle nascite e propagandati da organizzazioni multi-nazionali. In quest’ambito, rientra anche l’allarme lanciato dal presule per “l’aumento degli aborti tra le adolescenti del Ghana”, a volte praticati con “metodi di ogni genere”.

Una marcia in favore della famiglia
Ad accompagnare la conferenza saranno anche una campagna di preghiera ed una marcia in favore della vita e della famiglia che l’8 agosto percorrerà le principali vie di Accra, a partire della Cattedrale del Santo Spirito. (I.P.) 








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