2015-07-26 10:14:00

Al via il Fiuggi Film Festival, protagonisti i giovani


Si inaugura questa sera a Fiuggi l’ottava edizione del Fiuggi Film Festival con un programma di film appositamente selezionati per la giovane platea e i giovani giurati, chiamati a riflettere sul male e sulla scelta del bene. Il servizio di Luca Pellegrini:

Giovani che amano il cinema - vederlo e anche farlo - si danno ancora una volta appuntamento a Fiuggi, un festival dedicato, fin dalla sua nascita, alle famiglie e ai film che riescono a raccontarle nel mondo migliore. “The Dark Side”, ossia "il lato oscuro", è il tema scelto quest'anno e che accomuna, a diverso titolo, i film del concorso internazionale, cui si affianca un programma di formazione cinematografica d’eccellenza rivolto a quegli studenti che hanno scelto percorsi di studio o esperienze professionali nell’audiovisivo. Per questo, la scelta del tema conduttore è esemplare, come spiega il direttore organizzativo del Festival, Angelo Astrei:

R. - Abbiamo pensato da subito che, tra i modi per conoscere il bene, ci fosse senza ombra di dubbio quello di mostrare e di capire, quindi di affrontare anche il male, che oggi viene spesso proposto da tanto cinema e da tante serie televisive. La dimostrazione, la presentazione di quella che può essere l’autodistruzione del male, sicuramente è un percorso che va affrontato e può rivelarsi anche estremamente formativo. 

D. - I giovani a Fiuggi sono la parte attiva del Festival…

R. – Dall’anno scorso abbiamo istituito una giuria di giovani – tra i 14 e i 29 anni – e a loro, oltre al compito di vedere e valutare tutti i film in concorso, che sono sette, è anche offerta la possibilità di partecipare a master class e a workshop.

D. - Che cosa l’ha maggiormente colpita, negli anni, di questo coinvolgimento delle famiglie?

R. – La cosa più bella è quando i genitori di questi ragazzi ci dicono che con noi hanno affrontato degli argomenti che in altri contesti non sono riusciti ad affrontare. Questa sicuramente è una delle vittorie più grandi che possiamo ottenere: prendere spunto dal cinema che, a mio modo di vedere, non ha l’obbligo di dare delle risposte, l’importante è che faccia sorgere le giuste domande. E i ragazzi queste giuste domande le hanno percepite. E noi cerchiamo, come Festival, di dare una prospettiva, di dare un punto di vista di quella che è una risposta. 

Susanna Tamaro è stata chiamata a presiedere la Giuria ufficiale. Un’esperienza che la scrittrice italiana commenta così:

R. – E’ la prima volta che affronto una esperienza del genere, ma sono molto felice perché a me piace il rapporto con le persone giovani. Credo sia quasi obbligatorio, per non invecchiare mentalmente e nel cuore, stare con loro. E’ la prima volta, dunque, e penso che sarà una bellissima esperienza.

D. - La “parte oscura” ci spinge spesso a riflettere sulla fatica, oltre che sul valore, del bene. Come reagisce a questo tipo di proposta del Festival?

R. – Io ho accettato questo incarico, proprio perché sono rimasta molto colpita da questa scelta di parlare del lato oscuro. Mi sembra, infatti, che sebbene sia estremamente presente, se ne parli troppo poco e ci sia un’idea piuttosto confusa, soprattutto tra le generazioni giovani. Si pensa in fondo che sia bene ciò che è comodo per me, ciò che va bene per me. C’è una visione molto individualista e piuttosto confusa su cosa sia bene e cosa sia male. Parlarne, dunque, è ristabilire i confini del bene e del male: qualcosa che abbiamo l’imperativo morale di affrontare.








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