Fmi: si può ristrutturare il debito se la Grecia fa le riforme

Il debito della Grecia e' da ristrutturare. Ad affermarlo è il direttore generale del Fondo Monetario Internazionale, Christine Lagarde, mentre proseguono ad Atene i colloqui tra il goveno Tsipras e la Trojka ed emerge una possibile revisione del debito in autunno. Il servizio di Fausta Speranza

Il successo della Grecia dipende dalle riforme strutturali: il direttore del Fondo Monetario Internazionale non fa sconti in tema di impegni. Atene – ribadisce – deve fare le riforme e rispettare i target fiscali stabiliti. Ma poi aggiunge che Il debito è insostenibile e una ristrutturazione significativa e' ''inevitabile''.  Con l’arrivo ieri della trojka ad Atene, (cioè i capi di Commissione Ue, Bce, Fmi, Esm), si è parlato di un possibile alleggerimento a novembre dopo la prima revisione del programma. Ma entro metà agosto c’è da completare il Memorandum per ottenere la prima tranche di aiuti per rimborsare 3,4 miliardi alla Bce. La Troika chiede: di approvare la riforma delle pensioni, che comprende l'addio a quelle baby e l'aumento dell'eta' pensionabile; l'abolizione delle agevolazioni fiscali agli agricoltori e la reintroduzione dei licenziamenti collettivi. Misure che Tsipras ancora tenta di rinviare ad autunno, ma che si è impegnato il 12 luglio a sottoporre al Parlamento, per ottenere il via libera al terzo salvataggio da oltre 80 miliardi di euro.  Intanto, mentre sale il tetto dei prelievi da bancomat in Grecia,  la Bce lavora per la riapertura della Borsa di Atene e per scongiurare l'ipotesi che, in caso di ristrutturazioni, si proceda a con un  'haircut' sui depositi sopra i 100mila euro, come avvenuto a Cipro a marzo 2013 e come prevedono le nuove norme europee sul fallimento 'ordinato' degli istituti. Resta da dire delle accuse di tradimento all’ex ministro delle Finanze Varoufakis:  due le cause intentate da comuni cittadini greci per il suo piano di Grexit. La Corte Suprema ellenica ha chiesto al Parlamento se revocare o meno l'immunita' all'ex ministro delle Finanze, ma ancora deputato di Syriza, in modo che possa affrontare un processo.