Il regime della Corea del Nord ha annunciato l’arresto di un pastore protestante canadese, che avrebbe confessato di essere parte di un “piano sovversivo teso a rovesciare il governo e creare al suo posto uno Stato ad impronta religiosa”. La “confessione” di Hyeon Soo-lim è stata riportata dalla Kcna, agenzia di stampa ufficiale di Pyongyang. La pratica di arrestare stranieri come spie - riferisce l'agenzia AsiaNews - ha una lunga tradizione nella parte nord della penisola, ma l’accusa di voler creare una teocrazia nell’ultimo Stato stalinista al mondo, è nuova.
Hyeon Soo-lim ha sempre lavorato per attività umanitarie
Il pastore protestante ha 60 anni e di base vive a Toronto. L’arresto è avvenuto nel
gennaio 2015, quando è entrato nel Paese per attività umanitarie. Lim guida la Light
Korean Presbyterian Church, e negli anni ha compiuto diverse missioni di questo tipo
nel Nord. La famiglia ha rilasciato una dichiarazione in cui definiscono i suoi progetti
“sostenuti e ben conosciuti dal governo. Lavora da sempre per migliorare le condizioni
della popolazione”.
Il pastore costretto alla confessione pubblica
Sempre secondo la Kcna, il pastore è apparso ieri in una conferenza stampa nella capitale
in cui ha ammesso che le sue iniziative “erano una copertura per un piano sovversivo.
Si tratta di attività sinistre, tese a costruire uno Stato religioso. La Corea del
Nord, ha dichiarato l’uomo, dovrebbe collassare con l’amore di Dio”. Anche la pratica
di costringere a fare "confessioni pubbliche" è una tradizione del Paese e della dittatura
dei Kim. (R.P.)
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