2015-08-02 10:01:00

Malawi, riforma legge aborto: la posizione della Chiesa non cambia


La posizione della Chiesa sull’aborto non cambierà mai e i vescovi continueranno a schierarsi contro questa pratica. Lo ha ribadito il segretario della Conferenza episcopale del Malawi (Cem), padre Henry Saindi, commentando la proposta presentata da una speciale commissione nazionale per consentire l’interruzione volontaria di gravidanza in determinate circostanze, soprattutto in caso di pericolo per la vita della madre, di gravi deformazioni del feto, di stupro o incesto.

Aborto oggi illegale in Malawi
In Malawi l’aborto è tassativamente vietato e la legge prevede pene fino a 14 anni di prigione per chi lo pratica ed a 7 anni per la donna che ne faccia richiesta. L’unica eccezione ammessa è il pericolo di vita per la madre, ma in questo caso è necessaria l’approvazione di due ostetrici indipendenti e del coniuge.

Il nascituro ha diritto di vivere e deve sempre essere protetto dalla società
In merito alla proposta di riforma annunciata dai media locali in questi giorni, padre Henry Saindi ha ricordato per la Chiesa “l’aborto è l’omicidio di un bambino non nato, dal momento che la vita di una persona inizia dal concepimento”, sottolineando che “il nascituro ha diritto di vivere e deve sempre essere protetto dalla società”. Quanto alle donne che hanno subito violenze o incesti - ha precisato il sacerdote citato dall’agenzia Apic -  la Chiesa ha sempre sostenuto la necessità di accompagnarle e “aiutarle ad accettare la loro situazione e il dono della vita che hanno ricevuto da Dio”. (L.Z.)








All the contents on this site are copyrighted ©.