2015-08-03 13:00:00

Card. Montenegro: l'acqua sia diritto di tutti anche in Sicilia


Il cardinale arcivescovo di Agrigento, Francesco Montenegro, è intervenuto sul dibattito politico in Sicilia riguardo al tema dell’acqua pubblica, tornando a ribadire con una dichiarazione il diritto di tutti all’acqua: “Constato purtroppo la violazione di questo diritto. Mi preoccupa il fatto che non pochi hanno difficoltà ad assicurarsi la fruibilità di un bene che è di tutti, tanto da restarne completamente privi nel caso non siano in grado di pagare il dovuto. Lo Statuto della Regione Siciliana all’art. 14 – ricorda - considera l’acqua come ‘Bene pubblico non assoggettabile a finalità lucrative, quale patrimonio da tutelare, in quanto risorsa pubblica limitata, essenziale ed insostituibile per la vita e per la comunità, di alto valore ambientale, culturale, sociale’”.

Il porporato ricorda, quindi, che “la Risoluzione approvata dall’Assemblea Generale dell’Onu il 28 luglio 2010 rimarca che la disponibilità e l’accesso all’acqua potabile e all’acqua necessaria per il soddisfacimento dei bisogni collettivi costituiscono un diritto umano, individuale e collettivo non assoggettabile a ragioni di mercato”. Cita poi l’Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco laddove afferma che “l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani”. Non permettere ai poveri l’accesso all’acqua significa negare “il diritto alla vita radicato nella loro inalienabile dignità”.

“Tutti – prosegue il porporato - abbiamo seguito con attenzione il dibattito socio politico che in questi mesi ha tenuto alta l’attenzione nella nostra regione e nella provincia di Agrigento. Ognuno, a vari livelli e a vario titolo, ha cercato di portare un contributo in un ambito quanto mai nebuloso e confuso. Non sempre si è riusciti e talvolta le varie posizioni hanno cozzato tra loro creando ulteriore confusione e disorientamento. Auspico che ora, che si è arrivati a un testo di legge, la politica trovi finalmente un punto d’arrivo per regolamentare la questione ‘Acqua’, fare  chiarezza e dare al cittadino siciliano le risposte che chiede da anni”.








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