In Italia via libera del Senato al ddl di riforma della pubblica amministrazione. Tra le novità il taglio delle prefetture e la soppressione del Corpo Forestale che verrà assorbito dai Carabinieri. Per il premier Matteo Renzi è “un altro tassello” nel mosaico delle riforme. Esprime “soddisfazione" Confindustria. Critiche invece dall’opposizione e in particolare dal Movimento 5 Stelle secondo cui il provvedimento prevede “solo tagli e deleghe in bianco”. Il servizio di Giampiero Guadagni:
Un altro tassello importante nel mosaico delle riforme. Il premier Renzi saluta
con soddisfazione il sì del Senato al provvedimento che intende cambiare e semplificare
la pubblica amministrazione. Un via libera arrivato anche grazie alle opposizioni
che, pur avendo votato contro, hanno garantito con la loro presenza il numero legale
in Aula. Tra le novità principali: procedure più veloci con il principio del silenzio-assenso
tra enti; tagli delle prefetture; mobilità dei manager. E ancora: riduzione delle
società partecipate pubbliche; uffici digitali e wi-fi gratis nei musei. Prevista
inoltre la soppressione del Corpo Forestale dello Stato che confluisce nell’Arma dei
Carabinieri. Perché la riforma della pubblica amministrazione diventi operativa sarà
necessario attendere l’adozione dei relativi decreti delegati. Sarà invece subito
convertito in legge il decreto sugli enti locali: dure polemiche alla Camera in particolare
sui risparmi per 2,3 miliardi nella sanità per il 2015, risparmi previsti dalla spending
review. L’opposizione insorge. Il governo assicura: si tratta solo di razionalizzazione
della spesa sanitaria. Nel decreto anche misure per l’ordine pubblico durante il Giubileo:
è stata infatti autorizzata l’assunzione di 1.050 poliziotti, altrettanti carabinieri,
400 finanzieri e 250 vigili del fuoco.
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