2015-08-06 12:03:00

Dissesto idrogeologico: il governo stanzia un miliardo e 300 milioni


Per avviare più di 100 cantieri nelle principali città e affrontare i rischi legati alle emergenze ambientali, il governo ha predisposto lo stanziamento di oltre un miliardo e 300 milioni. E’ quanto ha dichiarato il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, presentando insieme con il ministro delle Infrastrutture, Graziano del Rio, il piano contro il dissesto idrogeologico. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

L’Italia, con il suo delicato tessuto idrogeologico, è un Paese vulnerabile. Un territorio in questi giorni ferito da recenti sconvolgimenti come il violento nubifragio che ha colpito Firenze causando ingenti danni e la frana nel Cadore che ha provocato la morte di almeno tre persone. La riapertura dei cantieri – ha detto il ministro delle Infrastrutture Graziano del Rio – è cruciale per curare le ferite di questo territorio:

"Siamo molto impegnati a far ripartire i cantieri perché i cantieri significano lavoro, sviluppo, ripresa della cura e della manutenzione del nostro territorio. Quindi dobbiamo imparare a pianificare meglio. Adesso c’è bisogno di una cura molto più intelligente, molto più costante. C’è bisogno di un lavoro quotidiano perché questo piano ha questo aspetto molto importante, visibile di affrontare oggi le prime emergenze, ma vuole darsi un orizzonte per non piangere più vittime se non in casi impossibili da prevedere. La cura e la manutenzione sono le parole chiave. Una pianificazione urbanistica e territoriale più intelligente è un’altra parola chiave. Il recupero dei cantieri è la terza parola chiave".

Le sfide legate alle emergenze ambientali e al cambiamento climatico – ha aggiunto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti - impongono risposte diverse rispetto al passato:

"Non è più un problema che noi possiamo rimandare ai figli dei nostri figli. Nel clima incomincia ad esserci qualcosa di anomalo rispetto al passato. E questo ci impone uno sforzo maggiore, un maggiore intervento. Noi dobbiamo preparare il nostro territorio a eventi climatici che saranno più forti di quelli che abbiamo registrato fino ad oggi. E non solo: le opere che abbiamo fatto e che fino a oggi hanno funzionato, domani rischiano di non funzionare più. E anche i parametri di costruzione delle nuove opere devono tener conto di questa nuova situazione che di anno in anno, in qualche modo, si aggrava".

Il piano prevede nella prima fase opere per la messa in sicurezza in città che sono già state colpite da calamità naturali, tra cui Genova, Firenze, Olbia, Bologna e Pescara.








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