La Siria, un paese allo stremo dopo quattro anni di conflitto interno, inasprito dall’avanzata del sedicente Stato Islamico. L’Osservatorio nazionale per i diritti umani denuncia centinaia di miglia di vitti dal 2011. Sul campo, intanto, proseguono i raid aerei della colazione contro l’Is, mentre centinaia di famiglie cristiane sono in fuga. Paola Simonetti:
L’immane devastazione provocata in Siria da quattro anni di conflitto fra ribelli
e regime può parlare anche solo attraverso il numero delle vittime: sono ormai 240.000
i morti nella guerra civile che sconvolge il Paese dal 2011, compresi 12.000 minori.
E’ il drammatico bilancio dell’Osservatorio nazionale per i diritti umani che sottolinea
come siano state 10mila le vittime solo negli ultimi due mesi, mentre resta sconosciuta
la sorte di 30.000 persone scomparse, di cui si pensa che 20.000 siano detenute nelle
carceri del regime. Ad aggravare una situazione umanitaria spaventosa, l’avanzata
dei miliziani del sedicente Stato Islamico, che sta spargendo morte, terrore e mettendo
in fuga da mesi centinaia di famiglia cristiane. Un’avanzata che la coalizione guidata
dagli Stati Uniti sta cercando di arginare con decine di raid aerei ogni giorno contro
obiettivi sensibili dell’Is.
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