2015-08-14 08:05:00

Offensive dell'Is in Libia e Iraq forse con armi chimiche


Giornata di sangue ieri in Libia, con la città di Sirte funestata dai bombardamenti del sedicente Stato islamico contro un'area abitata, dopo giorni di scontri con i gruppi salafiti. Decine le vittime. Ad imbracciare la armi per cacciare l'Is anche molti civili. Violenza anche in Iraq: un camion bomba a Bagdad ha fatto strage. Si teme l’uso di gas letali. Il servizio di Paola Simonetti:

Una rivolta durata giorni fra il sedicente Stato Islamico e gruppi salafiti che ieri a Sirte, in Libia è culminata nel bombardamento da parte dei fedeli  al "califfo" al-Baghdadi su un sobborgo della città che ha fatto strage di civili. Almeno 30 le vittime. Un progetto di sterminio di massa perpetrato dagli estremisti islamici, secondo il Comitato nazionale per la difesa dei diritti umani, contro il quale gli stessi abitanti hanno deciso di imbracciare le armi appoggiando i salafiti nella dura battaglia, scoppiata dopo l'uccisione da parte dei jihadisti del leader salafita Khaled Ben Rjab. Strage ieri anche in Iraq, a Bagdad, dove un camion bomba ha devastato il  mercato di Jamila a Sadr City, quartiere a maggioranza sciita. Almeno 67 le vittime, me se ne temo anche 80 considerando i dispersi, 150 i feriti 








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