2015-08-17 08:00:00

Brasile: 900 mila in piazza per protestare contro Dilma Rousseff


In Brasile quasi 900 mila persone hanno manifestato in varie località del Paese chiedendo le dimissioni del presidente, la signora Dilma Rousseff. Ad alimentare le proteste sono, soprattutto, la crisi economica e una lunga serie di casi di corruzione che hanno coinvolto persone vicine al capo dello Stato. Il servizio di Amedeo Lomonaco:

 

a crisi economica e i suoi effetti sempre più preoccupanti tra cui recessione, aumento della disoccupazione e dell'inflazione, stanno portando il Brasile, fino a quale anno fa considerato una potenza economica emergente, sull’orlo della bancarotta. A pesare sui conti pubblici, oltre al crollo della domanda mondiale di materie prime, è anche il dilagare della corruzione che ha travolto, in particolare, uno dei pilastri dell’economia brasiliana, l’azienda petrolifera pubblica “Petrobas”. Tra le persone coinvolte in scandali legati ad appalti e tangenti ci sono anche diversi politici del Partito dei Lavoratori, lo stesso del capo di Stato, la signora Dilma Rousseff, rieletta appena 10 mesi fa. La sua popolarità è precipitata: secondo un recente sondaggio è ora apprezzata solo dall’8% della popolazione. Per il capo di Stato le proteste che chiedono il suo impeachment sono la prova di un golpe. La situazione economica, infine, potrebbe peggiorare: secondo diverse stime il pil del Brasile, che nel 2016 ospiterà i Giochi Olimpici, dovrebbe calare quest’anno dell’1,8%. 








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