2015-08-18 08:24:00

Il Papa incoraggia le opere di misericordia a malati e morenti


Il prossimo Giubileo straordinario della misericordia sarà «una buona occasione per intensificare la collaborazione tra i pastori e i laici nella missione di accudire con affetto e assistere con tenerezza gli ammalati e i moribondi». È l’auspicio espresso da Papa Francesco in un messaggio inviato a Manuel Martín Sjöberg, presidente del Servicio Sacerdotal de Urgencia, un’esperienza nata nel 1952 nella città argentina di Córdoba con lo scopo di assicurare ai fedeli i sacramenti anche in orari in cui non è facile trovare un sacerdote. Assicurando il suo appoggio e il suo incoraggiamento all’«opera di misericordia cristiana che, da sessant’anni, realizzano i volontari della Federación de Servicios Sacerdotales de Urgencia y Nocturno», il Pontefice richiama la bolla giubilare "Misericordiae vultus" per ricordare che è necessario avvicinarsi ai bisognosi «perché sentano il calore della nostra presenza, della nostra amicizia e della nostra fraternità». Sulle opere di misericordia corporale e spirituale, infatti, «saremo giudicati» — ammonisce Francesco — «sapendo che in ognuno di questi “più piccoli” è presente Cristo stesso».








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