2015-08-22 11:00:00

Il commento di don Ezechiele Pasotti al Vangelo della Domenica


Nella 21.Domenica del Tempo ordinario, la liturgia ci presenta il Vangelo in cui Gesù, dopo le parole sul pane disceso dal cielo che hanno scandalizzato molti, dice ai discepoli se anche loro vogliano andare via. Pietro risponde:

«Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

Su questo brano evangelico ascoltiamo il commento di don Ezechiele Pasotti:

Ed eccoci giunti all’ultimo passo del capitolo sesto del Vangelo di Giovanni. Gesù ha compiuto il segno della moltiplicazione dei pani e ha dato una parola profetica sul pane di vita che il Padre ha mandato dal cielo per portare a compimento il nuovo esodo verso la casa del Padre. Per questo ha chiesto di accogliere l’opera di Dio, cioè di “credere in Colui che egli ha mandato”, di mangiare la sua carne e di bere il suo sangue per avere la vita eterna. Ma la parola scomoda del Signore ha suscitato dapprima mormorazione, poi “aspra discussione”. Ed ora il dramma si chiude e diventa rifiuto: “Questa parola è dura! Chi può ascoltarla?”. Questa parola non è per noi. Molti discepoli si tirano indietro e non vanno più col Signore. Un’immagine reale di quanto sta accadendo a tanti cristiani oggi: davanti alle sfide del mondo odierno, davanti ai contrasti che la vocazione cristiana suscita nella società, davanti allo scandalo della croce – e spesso, acriticamente, solo portati via dalle mode, da ciò che pensano gli altri, dagli interessi – si è pronti a rinnegare la propria fede, a fare le scelte che fanno tutti (nel matrimonio, nell’etica sessuale, nell’educazione dei figli, nell’economia…). La domanda di Gesù ai suoi discepoli ci tocca tutti direttamente oggi: “Volete andarvene anche voi”? L’incontro con i fratelli, l’ascolto della parola di Dio, la celebrazione dell’Eucaristia ci aiutino oggi a fare nostra con coraggio la risposta di Pietro: “Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.








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