2015-08-25 12:15:00

Appello vescovo ai giovani africani: "Restate per costruire"


“Non fatevi ingannare dall’illusione di lasciare i vostri Paesi alla ricerca di impieghi inesistenti in Europa e in America”. È l’appello lanciato da mons. Nicolas Djomo, vescovo di Tshumbe e presidente della Conferenza episcopale della Repubblica Democratica del Congo (Cenco), all’apertura dell’incontro panafricano dei responsabili dei movimenti di Azione Cattolica dei giovani e dei bambini, che si conclude oggi a Kinhhasa dopo quattro giorni di lavori. Tema dell’incontro, organizzato  dal Simposio delle Conferenza Episcopali di Africa e Madagascar (Secam/Sceam), è “In cammino verso l’Anno Africano della Riconciliazione e le Giornate della Gioventù africana: educazione alla cultura della pace e della riconciliazione”. Tra i suoi obiettivi principali, vi sono appunto il coinvolgimento della gioventù africana nelle celebrazioni dell’Anno Africano della Riconciliazione, indetto dal Secam dal 29 luglio 2015 al 29 luglio 2016, la creazione di un’organizzazione panafricana dei movimenti d’Azione Cattolica dei giovani e dei bambini e l’eventuale organizzazione di una Giornata della Gioventù Africana.

I giovani tesoro dell’Africa
Al centro dell’intervento di apertura di mons. Djomo, l’invito ai giovani del continente “a guardarsi dagli inganni delle nuove forme di distruzione della cultura di vita, dei valori morali e spirituali” e a non cercare soluzioni ai loro problemi al di fuori del proprio Paese, ma a lottare invece per costruire una società migliore: “Utilizzate i vostri talenti e le altre risorse a vostra disposizione per rinnovare e trasformare il nostro continente e per la promozione della giustizia, della pace e della riconciliazione durature in Africa”, ha detto. “Voi siete il tesoro dell’Africa. La Chiesa conta su di voi, il vostro continente ha bisogno di voi”, ha aggiunto il presidente della Cenco.

Le responsabilità dei giovani per il futuro dell’Africa
E la necessità di una presa di coscienza dei giovani africani delle loro responsabilità per il futuro del continente è stata sottolineata anche negli interventi introduttivi di mons. Jean-Pierre Kwambamba, vescovo ausiliare di Kinshasa, e di Benedicte Assorow, direttore della comunicazione del Secam, che ha trasmesso un messaggio del segretario generale dell’organismo, padre Joseph Komakoma. Il messaggio ricorda in particolare che “i giovani sono la parte più importante della popolazione africana sulla quale la Chiesa conta in modo prioritario per l’evangelizzazione e la promozione della pace, della giustizia, della riconciliazione e dello sviluppo del nostro continente”.

Delegati da molti Paesi
Alla riunione di Kinshasa partecipano 120 delegati provenienti da Gabon, Zimbabwe, Ghana, Sudafrica, Botswana, Swaziland, Egitto, Congo, Kenya, Uganda, Camerun. Tra gli argomenti affrontati durante i lavori, la Dottrina sociale della Chiesa nell’attuale contesto africano, le opportunità per i giovani nella società e nella Chiesa, la politica economica e il contesto socioculturale dell’Africa oggi.








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