2015-08-25 15:40:00

USA e Turchia contro l'Isis. Coalizione davvero efficace?


"Quello che avremo sarà un risparmio del carburante da parte degli arei militari USA che adesso possono sfruttare le basi in Turchia e quindi essere più vicini alle postazioni dell'Isis" - Alessandro Orsini, direttore del Centro per lo Studio del Terrorismo (Università Tor Vergata, Rm) espone le ragioni della debolezza dell' accordo USA-Turchia per combattere l'Isis in Siria -  Di fatto - prosegue - i raid aerei non danno i risultati sperati: dal settembre 2014 al 30 giugno 2015, abbiamo calcolato più di 4000 raid aerei ma, nel 75% dei casi, gli aerei sono tornati alla base senza nemmeno sparare un colpo. In realtà - continua Orsini -  l'Isis non potrà essere sconfitto fino a quando non ci sarà un accordo tra Usa e Russia, i veri grandi protagonisti di questa tragedia".

"Da tempo il conflitto in Siria poteva essere fermato, il problema è che non c'è ancora un accordo sul futuro del Paese. Gli Usa - conclude - vorrebbero fagocitare anche la Siria dopo la caduta dell'Iraq, mentre la Russia non vuole perdere il suo alleato di ferro, Bashar al-Assad".

Contemporaneamente, l' accordo USA-Turchia, mette in evidenza un "volta faccia degli Stati Uniti nei confronti dei curdi, da tempo impegnati sul terreno a combattere gli islamisti". Alessia De Luca, dell'Agenzia Misna, ci spiega il perchè.

 

 

 








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