2015-08-26 14:45:00

Grande gioia per la 100.ma udienza generale di Papa Francesco


Tanta la gioia in Piazza San Pietro per la 100.ma Udienza Generale del Papa. Il sole battente ed il caldo non hanno impedito a migliaia di persone di pregare con il Successore di Pietro. Il Papa, dal 10 dicembre 2014, sta svolgendo le sue catechesi sulla famiglia in vista del Sinodo di ottobre. Questo mese di agosto ha iniziato un piccolo percorso di riflessione su tre dimensioni che scandiscono il ritmo della vita familiare: la festa, il lavoro, la preghiera.

Nella prima udienza generale del Pontificato, il 27 marzo 2013, Papa Francesco aveva annunciato di voler proseguire le riflessioni di Benedetto XVI sull’Anno della fede. Altri cicli di catechesi hanno riguardato i Sacramenti, i doni dello Spirito Santo e la Chiesa. Il servizio di Massimiliano Menichetti:

Un mosaico di colori ed applausi. Così piazza San Pietro per la centesima udienza generale di Papa Francesco. Le transenne assiepate di fedeli venuti da ogni parte d’Italia e del mondo che quasi esplodono di gioia ogni volta che l’auto con sopra il Papa si avvicina alla gente. In questi mesi in tanti hanno chiesto la benedizione del Papa porgendo il proprio figlio, regalato oggetti di ogni tipo, preparato il mate che Francesco ha sistematicamente bevuto, così come sovente ha scambiato il proprio copricapo. E anche oggi c’è chi si è alzato di notte, percorso centinaia di chilometri e aspettato ore in piazza:

R. – Solo il fatto di poter vedere il Papa è stato eccezionale. E’ sempre una cosa unica.

R. – Ci colpisce tantissimo stare qui. Francesco è un amante della famiglia e noi siamo famiglie, siamo venuti da Montegrosso, vicino Asti… Sentiamo il Papa una persona come noi!

R. – Mi piace che stia portando avanti il messaggio di una Chiesa povera per i poveri. Come un buon pastore, pian piano tante pecorelle si stanno avvicinando molto a lui, come succede anche a me.

R. – E’ una brava persona!

R. – Sorride sempre!

R. – A me piace molto il modo che ha di rapportarsi con la gente, come se fosse uno dei tanti fedeli che vengono a cercarlo. E questo dà grande merito a lui perché pone ancora più al centro la figura del Signore. Ha l’umiltà di abbassarsi a noi.

Gli ammalati, i sofferenti nello sguardo del  successore di Pietro hanno un posto privilegiato, anche introno alla Basilica vaticana e Francesco li saluta sempre uno ad uno. E quando gli suggerirono di ridurre questo tempo, rispose che doveva essere raddoppiato.

R. – E’ assolutamente uno di noi. Vorrei dirgli di continuare come sta facendo.

D. – Che cosa la colpisce più del Papa?

R. – La semplicità.

R. – L’umanità.

R. – Il suo amore per il popolo.

R. – La sua umiltà.

R. – Il suo coraggio.

R. – Questo linguaggio che arriva al cuore.

R. – La sua bontà, la sua dolcezza.

R. – La trasparenza e la verità che sono fondamento di ogni rapporto autentico, di ogni rapporto di amore e di fede.

D. – Questa è la 100.ma Udienza Generale, se lei potesse dire qualcosa al Papa, cosa direbbe?

R. – Ti voglio bene.

R. – Di continuare a chiederci di essere nella Chiesa pieni di gioia.

R. – Di continuare così, che va bene.

R. – Di ringraziarlo per quello che fa per tutti noi, tutti i giorni.

D. – Oggi il Papa ha parlato dell’importanza della preghiera soprattutto in famiglia…

R. – Sono cose che noi sentiamo dentro, Francesco ci dà forza ogni giorno. Lo ringraziamo per tutto il sostegno che dà a noi giovani, soprattutto per le nuove famiglie.

D. – Quanto è importante la preghiera?

R. – E’ importantissima. E’ l’espressione più alta di chi si sente sotto gli occhi di Dio.

R. – E’ fondamentale, è il respiro del cristiano: se non si respira non si va avanti.








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