Porre fine alla paralisi istituzionale che attanaglia il Libano: con questo scopo, il 31 agosto si terrà, presso la sede patriarcale maronita di Bkerkè, un summit religioso islamo-cristiano. Come riferisce l’agenzia Fides, l’auspicio è che l’incontro possa dimostrare e far pesare la convergenza tra i leader delle diverse comunità religiose cristiane e musulmane libanesi riguardo all’urgenza di far uscire il uscire il Paese dallo stallo politico.
Un Paese senza presidente da maggio 2014
Da ricordare che il Libano è senza Presidente dal
25 maggio 2014, da quando cioè è finito il mandato di Michel Sleiman. Da allora si
sono tenute numerose sessioni parlamentari per l’elezione, ma il parlamento libanese
non ha mai raggiunto il quorum necessario per il voto. In tutti questi mesi, sono
stati numerosi gli appelli dei vescovi maroniti per cercare una soluzione alla crisi
istituzionale.
L’appello dei vescovi maroniti
L’ultimo, in ordine di tempo, risale ai primi di agosto
quando a Dimane si è tenuto l’incontro mensile con i superiori degli ordini religiosi
maroniti: in quell’occasione, i presuli hanno sottolineato che “la paralisi politica
e la crisi economica che ne deriva richiedono a tutti di mettere al primo posto l’interesse
nazionale e di preservare l’unità nazionale, perché non è possibile per il Libano
superare le sue crisi politiche se viene esposto a scosse che minacciano la sua unità”.
Di qui, l’invito ai parlamentari apresentare i loro candidati definitivi alla presidenza
della Repubblica e di partecipare all’elezione in maniera democratica e costituzionale”.
(I.P.)
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