2015-08-30 12:42:00

Pellegrinaggio a Arad: cammino in terra di confine


E’ iniziato il 29 agosto e si concluderà il 3 settembre il pellegrinaggio "La Via di Arad, un cammino in una terra di confine", progetto promosso da Radio Romania, con la collaborazione di Radio Vaticana e Radio Rai, e il patrocinio dell’ambasciata d'Italia in Romania e della comunità radiotelevisiva italofona. Quattro giornalisti e due rappresentanti del Ministero  degli Affari Esteri, i pellegrini in cammino in Romania, sulla Via di Arad, al confine con l'Ungheria. Tra loro, per la Radio Vaticana, Monia Parente.

E’ iniziato il 29 agosto e si concluderà il 3 settembre il pellegrinaggio "La Via di Arad, un cammino in una terra di confine", progetto promosso da Radio Romania, con la collaborazione di Radio Vaticana e Radio Rai, e il patrocinio dell’ambasciata d'Italia in Romania e della comunità radiotelevisiva italofona. Quattro giornalisti e due rappresentanti del Ministero  degli Affari Esteri, i pellegrini in cammino in Romania, sulla Via di Arad, al confine con l'Ungheria. Tra loro, per la Radio Vaticana, Monia Parente:

Un cammino storico-culturale tra le città di Timisoara e Arad, nella parte occidentale della Romania. Quella che stiamo attraversando a piedi è una terra di confine abitata da numerose etnie alle quali, negli ultimi 25 anni, si è aggiunta una importante comunità imprenditoriale italiana, la più numerosa del Paese; sono oltre 5.000 gli italiani che risiedono in questa regione ai quali si aggiungono i circa 600 studenti di Medicina presso l’Università di Arad.

Una regione ricca di luoghi di culto ortodossi, cattolici e di altre confessioni, oltre che di imponenti fortezze e di incantevoli siti archeologici. “La visita rientra nel progetto dedicato alla multiculturalità e all’ecumenismo”, spiega Juliana Anghel, di Radio Romania, ideatrice del cammino di Arad.

Iniziato ieri dal monastero ortodosso di Feredeu nel comune di Siria, il nostro pellegrinaggio ci ha condotti, attraverso la “Via del vino”, alla Basilica di Maria-Radna a Lipova, dove abbiamo potuto ammirare l’imponente complesso conventuale, recentemente restaurato e inaugurato, lo scorso 2 agosto, alla presenza dell’inviato speciale di Papa Francesco, il cardinale Joachim Meisner, arcivescovo emerito di Colonia. Prossima tappa del nostro viaggio, la chiesa cattolica bulgara a Vinga, altro esempio della ricchezza culturale e religiosa che caratterizza l’intera Romania, crocevia tra Europa Centrale e Orientale, definita da San Giovanni Paolo II, nel suo storico viaggio nel maggio 1999, “giardino di Maria”.








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