2015-09-01 11:55:00

La Caritas Mineo sui coniugi uccisi: non colpevolizzare tutti gli stranieri


“E' anche colpa dello Stato se i miei genitori sono stati uccisi”. Rosita Solano, figlia della coppia assassinata in casa nel Catanese da un ospite del centro di accoglienza di Mineo, si rivolge al premier Renzi. E scoppia la polemica politica, con Salvini della Lega che attacca il governo. Intanto la Procura di Caltagirone chiede la convalida del fermo del 18enne ivoriano accusato dell’omicidio. Intervistato da Alessandro Guarasci il direttore della Caritas locale, don Luciano Di Silvestro, invita a non generalizzare e a non vedere negli immigrati un pericolo:

R. – Naturalmente, non tutti sono in questo modo: non si può fare di "tutt’erba un fascio". A noi cristiani tocca il compito di superare i limiti dell’accoglienza e anche le nostre paure; invece, chi governa deve stabilire il rispetto dei limiti. E sui “Cara” (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) uno potrebbe aprire una maglia che non si chiuderebbe mai: entreremmo in altri problemi. Tutto qua …

D. – Quali problemi?

R. – Eh … i problemi del “Cara” sono: intanto la gestione. Come direttore della Caritas diocesana, non posso entrare facilmente al “Cara” per verificare anche l’eticità e la moralità che si portano all’interno dell’accoglienza, anzi: sono totalmente escluso da questo. Perché se io mi permettessi di dire al direttore dirigente del “Cara”: “Guardi, voglio venire a visitare, a fare una visita al ‘Cara’”, dovrei passare controlli, fare richieste burocratiche per cui passerebbe un mese. Poi, entro lì e non posso neppure visionare tutto il “Cara” ma alcune postazioni che indicano loro. Quindi capisce bene che ci sono delle indicazioni che devo rispettare …








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