2015-09-02 08:09:00

L'Onu ripropone il piano Ginevra 1 per Siria e Iraq


In Iraq e Siria non si fermano le violenze del sedicente stato islamico, mentre la diplomazia è al lavoro. L’inviato Onu Staffan de Mistrura ripropone il Piano Ginevra 1 per la transizione politica siriana. Sentiamo Elvira Ragosta:

In Iraq una serie di attentati kamikaze ha provocato la morte di 12 tra militari iracheni e miliziani filogovernativi e un nuovo, massiccio attacco, con armi chimiche sarebbe stato sferrato nella parte occidentale del paese contro i peshmerga curdi. E’ l’ennesimo bilancio di in una guerra che in Iraq come in Siria ha  provocato il dramma di migliaia di profughi e che, nel solo mese di agosto, stando  al terribile bilancio della Missione di assistenza delle Nazioni Unite, nel solo Iraq ha contato oltre1300 morti- 585 tra i civili e 760 tra uomini delle forze di sicurezza- e più di 1800 feriti. Nella vicina Siria, altro teatro di occupazione e scontro delle milizie dell’autoproclamato califfato e al contempo dilaniata da una guerra civile che da 4 anni ha seminato violenza, continua lo sforzo diplomatico internazionale per la pacificazione. l’inviato speciale dell’Onu, Staffan De Mistura, secondo fonti di stampa, ha presentato alle autorità e alle forze di opposizione, un piano per la transizione politica e la lotta al terrorismo che ricalca, sostanzialmente, il documento già presentato nel 2012 e respinto dalle parti, noto come Ginevra 1. Oltre alle vittime e all’emergenza umanitaria, resta grave la ferita inferta dall’is in Siria alla cultura, dopo la diffusione delle immagini sulla distruzione del tempio di bel a Palmira,  il direttore generale dell’Unesco, Bokova ha affermato che il crimine intollerabile, contro la civiltà non cancellerà, comunque, i 4500 anni di storia del Paese.








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